Caro direttore, chiedo voce a lei per urlare la rabbia e lo sconforto di noi sardi costretti a subire increduli all’indifferenza di questa Regione Sardegna che non riesce a migliorare la situazione.
Le scrivo per descriverle il viaggio che ironicamente apostroferò con il “viaggio della speranza”. Un viaggio effettuato da Alghero a Cagliari il 9 Dicembre.
Sono una mamma che ha deciso di andare ad Alghero a trovare sua figlia studentessa universitaria, stamattina sono partita dalla stazione di Alghero per rientrare a Cagliari.
Il treno è partito alle 11.50 dalla stazione di Alghero direzione Sassari , sono arrivata alla stazione di Sassari alle 12,30, una stazione priva del nulla neanche un bar presente solo una macchinetta (con monete) e per fortuna con un servizio igienico.
Ho dovuto attendere il treno per Cagliari sino alle 14.39 . Appena salita apprendo che il treno non sarebbe stato diretto per Cagliari ma saremo dovuti scendere a Oristano a causa di problemi di potenziamento (così gli chiamano gli addetti ai lavori).
Siamo arrivati a Oristano alle 17 ,sono dovuta scendere (come tutti gli altri passeggeri) e percorrere un sotto passaggio e dirigermi verso un piazzale per poter prendere un autobus .
Partenza autobus 17.08, saliti sul mezzo ho appreso che ci sarebbero state altre due fermate prima dell’ arrivo a Cagliari.
Alle 17.41 sono arrivata alla stazione di San Gavino, alle ore 18 l’autobus riparte direzione Elmas.
Alle ore 18.43 l’autobus arriva all’Aeroporto di Elmas.
Alle 19. 10 L’autobus riparte direzione Cagliari.
Alle ore 19.20 Arrivati finalmente a Cagliari.
Vergognoso che nel 2023 in Sardegna esistano ancora enormi disagi e che nonostante le lamentele la Regione ignori e non faccia nulla.
È inaccettabile che una persona debba fare ore interminabili per poter fare Alghero/ Cagliari . Tra sanità, scuola e trasporti ormai siamo allo sbando. La ringrazio.