Oltre 20 milioni di euro di investimenti per le manutenzioni nei quattro porti del nord Sardegna.
È quanto disposto dall’Autorità di sistema dei porti Mare di Sardegna che, nei giorni scorsi, ha concluso, con la firma dei contratti, l’iter di gara per l’aggiudicazione di quattro accordi quadro che copriranno gli interventi fino a settembre 2027 per gli scali di Olbia, Golfo Aranci, Santa Teresa e Porto Torres.
In dettaglio, lo stanziamento prevede circa 5 milioni di euro ad accordo quadro per interventi relativi a edifici e impianti tecnologici, opere marittime, aree verdi e arredo urbano e opere stradali.
La formula dell’accordo quadro prevede l’intervento con tempestività per le manutenzioni straordinarie su banchine (danni alle strutture o rotture di parabordi causati dalle manovre delle navi), asfalti danneggiati dall’intenso traffico di mezzi pesanti, guasti improvvisi agli impianti elettrici e tecnologici presenti in porto e, non ultimo, il pronto intervento per il ripristino dei fondali in caso di creazione di cumuli di sabbia che possano compromettere l’ormeggio.
Uno stanziamento che si aggiunge agli investimenti giá effettuati. Tra questi i dragaggi nel porto di Olbia, che verranno a breve sottoposti a procedura di Valutazione Ambientale, e per i quali l’Authority ha incrementato il budget disponibile ad oltre 70 milioni di euro; la riqualificazione del mercato ittico di Porto Torres e la sua trasformazione in centro servizi (oltre 2 milioni); l’antemurale per un investimento di circa 30 milioni; l’elettrificazione delle banchine di tutti gli scali (78 milioni).
“Con i contratti di manutenzione recentemente firmati, siamo pronti ad affrontare tempestivamente e per il prossimo quadriennio tutti gli interventi necessari a garantire la massima efficienza dei nostri scali del nord – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP – Consolidiamo il ricorso agli accordi quadro, strumenti snelli per un soddisfare tutte le eventuali emergenze, soprattutto nei periodi di massimo picco di traffico, che si affiancano all’intensa e capillare programmazione infrastrutturale attualmente in corso per i porti di competenza”.