Oristano, posti di lavoro in cambio di voti alle Regionali: 15 indagati

Hanno promesso posti di lavoro in cambio di voti per le Regionali del febbraio del 2024. È un’inchiesta che potrebbe avere ulteriori ripercussioni quella condotta dalla Digos di Oristano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, scrive l’Unione Sarda.

Le indagini dirette dalla dirigente della Digos, hanno documentato la prolungata attività illecita di una donna: durante il periodo elettorale per l’elezione del Consiglio regionale  ha cercato  disoccupati e persone  in condizioni di precarietà economica. Organizzava incontri con decine di loro, per promettere loro posti di lavoro ed altre utilità. Lo scopo:  ottenere voti sicuri a favore di un candidato nella circoscrizione oristanese (al momento non si conosce il nome di  chi avrebbe usufruito dei vantaggi), prosegue l’Unione Sarda.

Ai 15 indagati è contestata,  in concorso tra loro,  la violazione dell’articolo 96 del Testo Unico delle Leggi Elettorali, «per aver promesso posti di lavoro ed altri vantaggi a persone bisognose o comunque in cerca di occupazione, in cambio della loro promessa di voto a favore del candidato indicato».

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