Dopo tre ore di blocco, tentativi di arresto, spintoni e violenze da parte delle “forze dell’ordine costituito”, il convoglio dei camion con i pezzi delle mega turbine eoliche é riuscito a passare ed uscire dal porto di Oristano.
Nella tarda serata di ieri, vi abbiamo raccontato cosa stesse succedendo a Oristano che è uno dei punti chiave di questo scempio di una miriade di speculazioni finto green che distruggeranno l’intera Sardegna.
“Non pensate di lavarvi la coscienza stando a casa a firmare petizioni online, tanto non servono a nulla perché vengono completamente ignorate dalle istituzioni corrotte! E non invocate l’intervento dei politici, perché non faranno nulla, salvo gettare fumo negli occhi mentre in realtà sostengono le speculazioni delle multinazionali: sono collusi e se li avete votati… beh siete stati presi in giro. Quello che concretamente serve e potrebbe cambiare le cose, è maggior partecipazione fisica di tutti gli abitanti della Sardegna al presidio permanente”, scrivono gli organizzatori.
Per oggi, 16 luglio è stata convocata un’assemblea dei presidi alle 18:30 per parlare di come continuare la protesta in tutta l’isola.