Gli artisti tendono a sbranarsi tra loro, viene cannibalizzato colui che ha il coraggio di discostarsi dai processi e metodi ordinari imposti dal mercato, vivono in un mondo di stanco tirare a campare, abitato solo da detentori del potere e sapienti di nuova formazione che li rappresentano come professionisti. La routine professionale è fatta di dialoghi vuoti, con zoticoni per caso arrivati al potere, tutto è condito con intrighi meschini e maneggi di vario genere.
Presumono d’essere innovatori, ma come tutti gli idioti sono abituati a camminare in vecchie pantofole, non sapendo cosa siano scarpe alla moda. Questo per dirvi che in prossimità del Villaggio del Sole, a Castel Volturno, c’è un murales che celebra Osimhen esultante, con delle bufale sullo sfondo con il caratteristico paesaggio locale, Paolo Deor è lo street Artist che l’ha realizzato su committenza, la meraviglia dell’arte è che sa essere sempre localizzata, quello che non capisco è perché a Napoli Jorit non abbia ancora celebrato Osimhen e si sia fermato a Maradona, che il troppo Accademismo allontani dalla contemporaneità?
Comunque sia, più Accademia c’è, più artisti ci sono e più c’è confronto e dialettica anche tra artisti localizzati distanti tra loro, solo a Cagliari ancora una pubblica Accademia d’Alta Formazione Artistica non è mai stata.
di Mimmo Di Caterino