Stress, stanchezza per le notti in tenda, freddo e sciopero della fame.
Forse sono queste le cause del malore che ha colpito uno degli operatori sanitari precari che da ventidue giorni protestano sotto il Consiglio regionale per ottenere la stabilizzazione.
Uno dei partecipanti al presidio, un lavoratore di 45 anni, è stato trasportato in ospedale. Lo riferisce il comitato che da oltre tre settimane protesta sotto i portici di via Roma.
“Un ricovero d’urgenza di uno dei nostri Oss – spiega Gianfranco Angioni, portavoce del comitato – mentre altri si stanno ammalando, un segnale inequivocabile della pressione e dello stress estremo a cui sono sottoposti quotidianamente”.
Angioni insiste: “Non c’è più tempo da perdere; qui qualcuno ci rimette la vita” Giorni difficili – denuncia il comitato – tra tensione, scioperi della fame, tentativi di furto e aggressioni.
“Tali esperienze – si legge in una nota – non solo compromettono la sicurezza fisica, ma influiscono anche sul benessere psicologico degli operatori. La paura e la frustrazione sono palpabili all’interno del presidio, dove il clima si è fatto sempre più opprimente”. Facciamo appello – questa la conclusione del comunicato – a tutte le parti coinvolte affinché considerino con serietà le richieste degli operatori socio-sanitari. È giunto il momento di riportare serenità e rispetto in questa situazione critica, per il bene della nostra comunità sarda. La lotta dei 26 Oss non è solo per loro stessi, ma per garantire un’assistenza dignitosa e sicura a tutti coloro che ne hanno bisogno”