In Sardegna il record della popolazione ai confini della pensione: il 13,3 per cento dei residenti è nella fascia di età tra i 65 e i 74 anni.
È primato anche per la bassa natalità: 0,95 figlio per donna in etè feconda.
Ed è sempre dell’Isola, questa volta insieme al Molise, la prima posizione per l’età media al parto con valori più elevati: 32,9 anni. Solo in Sardegna invece si assiste a una diminuzione del numero di fumatori.
Sono alcuni dei dati che emergono dal ‘Rapporto Osservasalute 2024 sullo stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane’ presentato oggi a Roma.
Si scopre così che la Sardegna è tra le regioni con il più alto tasso di accesso agli ambulatori. Ed è anche tra le prime posizioni per numero di ricette mediche. Per le malattie ischemiche del cuore registra poi i tassi più bassi d’Italia sia per gli uomini (453,3 per 100.000) che per le donne (152,1 per 100.000). Maglia nera per la copertura antinfluenzale tra gli over 65: il dato è in diminuzione. Dal rapporto emerge anche un’altra criticità: nel 2022 la Sardegna, insieme al Piemonte, ha accumulato le maggiori rinunce a visite mediche e accertamenti diagnostici.
A tavola invece l’Isola, insieme alla Calabria e alle regioni settentrionali, si distingue per l’alto consumo di formaggi.
Spicca poi in negativo per gli altri tassi di incidenti stradali: in questa situazione anche la Basilicata, l’Emilia-Romagna, il Veneto e le Marche (valori tra 0,82 e 0,58 per 10.000). Con una logica conseguenza: l’Isola registra più sinistri con feriti gravi (da 43,8 a 31,8 per 100.000).
Bene in ambiente: la Sardegna è fra le regioni che raggiungono pienamente e superano l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata fissato dalla normativa per il 2035.