Nella ricorrenza della trentesima Giornata mondiale della libertà di stampa, celebrata il 3 maggio di ogni anno dall’UNESCO (WPFD) in memoria dei giornalisti uccisi, Ossigeno ha organizzato il convegno “Giornalismo. Mestiere rischioso e poco protetto in pace e in guerra”, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio.
Il convegno si svolgerà giovedì 11 maggio, dalle ore 10 alle ore 13, a Roma, alla Casa del Jazz (in Viale di Porta Ardeatina, 55), bene confiscato alla mafia dove l’Osservatorio ha la sua sede operativa. Il seminario è valido come corso di formazione per i giornalisti accreditati sulla piattaforma dell’OdG. Sarà possibile seguire i lavori sia in presenza che in diretta sul canale Youtube di Ossigeno.
Anche quest’anno Ossigeno aprirà i lavori con il ricordo dei trenta giornalisti italiani uccisi da mafie, terrorismo e in zone di crisi. I loro volti e i loro nomi sono ritratti nel Pannello della Memoria, le loro storie sono state raccolte e ricostruire con ampia documentazione con l’aiuto dei loro familiari sul sito Cercavano la verità inaugurato il 3 maggio 2020. Alla voce di Ossigeno si uniranno quelle di alcuni familiari che hanno aderito all’iniziativa, tra i quali Rino Rocchelli, padre del fotoreporter Andy ucciso in Donbass nel 2014, e Sonia Alfano, figlia dell’insegnante e cronista Beppe, ucciso dalla mafia nel 1993.
Nella seconda parte del convegno saranno resi pubblici risultati del 2022 del monitoraggio sulle intimidazioni e minacce ai giornalisti, eseguito dall’Osservatorio nel 2022 in collaborazione con l’UNESCO.
Interverranno: Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio; Alberto Spampinato, presidente di Ossigeno; Giuseppe Federico Mennella, segretario di Ossigeno e docente di deontologia della professione all’Università Tor Vergata; i giornalisti collaboratori di Ossigeno: Grazia Pia Attolini, curatrice del sito www.giornalistiuccisi.it, Giacomo Bertoni e Laura Turriziani, curatori dell’Osservatorio e del notiziario di Ossigeno. GPA