Da giorni al porto di Oristano sono state scaricate enormi pale eoliche, pronte per essere installate in Sardegna, nonostante le proteste e la rabbia di chi non le vuole e nega il consenso agli speculatori e alle istituzioni di continuare a fare scempio della nostra terra.
Per queste ragioni è stata annunciata una grande mobilitazione con assemblea popolare per domenica 5 maggio alle ore 10 presso la spiaggia di Abarossa e nel pomeriggio a si svolgerà un sopralluogo nel porto.
“Si invitano tutti i sardi che amano la Sardegna, tutti i comitati e gli attivisti che si stanno impegnando e che hanno compreso l’importanza di lanciare un messaggio forte, e chiaro da parte del popolo sardo” …”Questa speculazione si perpetra a causa di una narrativa fraudolenta sulla “transizione energetica”, sullo “sviluppo sostenibile” e attraverso accordi geopolitici e finanziari strategici dei quali la maggioranza del popolo sardo, era inconsapevole”, denunciano gli organizzatori.
“Vogliamo mettere uno stop alla colonizzazione della nostra isola, ai continui attacchi speculativi stranieri per terra e per mare, architettati a livello sovrannazionale, senza rispetto per le caratteristiche paesaggistiche e per il patrimonio archeologico della Sardegna e non solo”…”Si evidenziano crimini ambientali e in violazione dei diritti umani, oltre che reati contro il paesaggio e la distruzione dei beni archeologici, paesaggistici e identitari di un popolo… Iniziamo a parlare di ecocidio e di genocidio culturale”, scrivono gli organizzatori.