“Ci domandiamo cosa aspetti Crosetto a ritirare i soldati italiani dalla missione UNIFIL.
Il Ministro ha ordinato alle nostre truppe di non uscire più in pattuglia e di rimanere chiusi nei bunker. Ma in queste condizioni, che senso ha la permanenza dei nostri militari, che espletavano una funzione di interposizione, non più attuabile? Sono solo obiettivo di un possibile attentato, o di un probabile incidente militare. Se la loro presenza avesse anche minimamente un valore di deterrenza e di presenza credibile dell’ONU, sarebbe giusto rimanessero lì. Ma, in realtà, servono solo a testimonianza dell’assoluta resa dell’Occidente, rispetto alle gravissime iniziative militari dell’esercito israeliano. I nostri soldati non meritano di essere sacrificati solo per avallare questa intollerabile ipocrisia.” Così hanno dichiarato Gianni Alemanno e Luigia Passaro, segretario nazionale e vice segretaria del movimento indipendenza.