Pannelli multilinguaggio per visitare sito, Nora fa da apripista

Il Parco archeologico di Nora, a Pula, con le sue vestigia del passato, fruibile anche per le persone con disabilità sensoriali in particolare legate alla vista e all’udito, attraverso un progetto innovativo.

Grazie a un sistema di informazione accessibile e inclusivo, con una tecnologia avanzata, Nora fa da apripista in Sardegna: 36 pannelli multilinguaggio, in lingua dei segni, vocale e scritta, sono stati allestiti nel sito e in diversi punti strategici, tra cui la chiesetta di Sant’Efisio per accedere alle informazioni, ai contenuti scientifici, ai racconti, alla storia di questo sito inserito dal Mibac tra le 100 eccellenze italiane del 2024.

L’iniziativa è stata presentata in occasione della riapertura oggi al pubblico, dopo cinque anni, del percorso che conduce al Santuario di Esculapio, all’estremità meridionale della penisola di Nora. Un sistema collega i pannelli a un video in linguaggio dei segni, Lis. L’interprete traduce nei gesti i contenuti, gli stessi vengono trasmessi in contemporanea anche attraverso una voce. “Questo sistema di comunicazione tiene conto delle diverse esigenze di tutte e tutti”, sottolinea il sindaco di Pula Walter Cabasino che assieme alla fondazione Pula Cultura diretta da Clara Pili punta sempre più alla valorizzazione di questo gioiello, da ammirare anche in 3D con l’antica città porto, i templi, le terme, il teatro, i preziosi mosaici, con l’abbattimento di ogni tipo di barriera.

“Una tecnologia avanzata per consentire di ammirare le vestigia di un’area apprezzata da studiosi e turisti di tutto il mondo – ha aggiunto Clara Pili – e che registra un incremento di visite del 20 per cento. Dal 27.809, nello stesso periodo del 2024 a 33.918”. Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto dell’Istituto nazionale dei sordi di Torino. Le informazioni sono sempre aggiornate sulla base degli scavi degli archeologi delle università di Cagliari, Milano, Padova e Genova. Per l’assessora regionale della Cultura Ilaria Portas “Nora è un modello da replicare in tutta l’Isola. Oggi è il primo sito ad avere una tecnologia così moderna, inclusiva, capace di far sentire tutti e tutte all’interno dell’ambiente culturale carpendone ogni sfumatura”.

Dall’1 luglio si potrà acquistare il biglietto elettronico per l’accesso diretto agli scavi. “Cultura dell’integrazione – ha messo in evidenza il presidente di Ierfop, Roberto Pili – significa che tutte le persone devono avere le stesse possibilità. Anche quella di fruire di un bene di forte appeal come quello di Nora”. “Attraverso le ricostruzioni in 3D, sarà anche possibile vedere come l’antica città appare oggi, ma anche quando era nel pieno splendore”, ha sottolineato Jacopo Bonetto dell’Università di Padova.

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