Il movimento BRUCIAMO TUTTO arriva nella stazione di Termini di Roma. Alle 8.30 quattro attiviste hanno attivato l’allarme antincendio dentro la galleria commerciale della stazione, all’altezza del negozio TIM, urlando “Stiamo bruciando”. Le attiviste hanno poi appeso lo striscione con scritto “Bruciamo tutto” sulla vetrina del negozio ed hanno incollato per terra dei volantini con la richiesta del movimento, spargendo vernice colorata, ed hanno applicato delle impronte con le mani sporche di tempera sulle vetrine dei negozi; poi si sono sedute per terra esponendo dei cartelli, facendo resistenza passiva nonviolenta. Alle 8.40 sono arrivate le FFO che hanno circondato le attiviste. Durante l’intervento delle forze dell’ordine, teso a bloccare le attiviste, una di esse ha subito una contusione ad un polso.
Anna durante l’azione ha dichiarato: “Siamo costrette di notte ad evitare i sottopassaggi, le stazioni, i vagoni dei treni con altri uomini, perché temiamo di essere stuprate, molestate e uccise. E anche quando siamo arrivate a casa non siamo al sicuro, perché troviamo violenza fisica, verbale, psicologica, economica, ricatti, manipolazioni. Quindi non scandalizzatevi perché siamo venute qua a suonare l’allarme e lasciare qualche impronta di vernice. Cosa è questo in confronto alla strage che viene completamente ignorata, non si sta facendo niente per la violenza di genere, viene considerata come un fatto inevitabile, ‘magari te la sei cercata’, ‘magari devi denunciare tu’, ‘stai attenti a come sei vestita stai attenti ai luoghi che frequenti’. Perché non possiamo andare dove ci pare? Perchè non possiamo vestirci come ci pare?”.