Alessandro Deiola, 28 anni appena compiuti, centrocampista ed all’occorrenza difensore, vice capitano del Cagliari.
E’ uno dei giocatori simbolo della squadra rossoblù, sardo di San Gavino Monreale, la maglia rossoblù come una seconda pelle.
Dal 2011 tutta la trafila nel settore giovanile del Cagliari e poi i prestiti a fare esperienza prima al Tuttocuoio nella stagione 2014-2015, successivamente dopo il rientro alla base ancora tappe importanti con Spezia nel 2016, nel Parma nel 2018, nel 2020 con il Lecce ed ancora con lo Spezia.
Una serie di arrivederci durati anche appena 6 mesi, il Cagliari aveva bisogno del suo mediano e lo richiamava ripetutamente.
Ma dal 29 gennaio 2021 il giocatore è tornato in pianta stabile in Sardegna, forte di un rinnovo contrattuale pluriennale siglato con la società del presidente Giulini che lo ha fortemente voluto confermare anche come riferimento dello spogliatoio.
Il 29 agosto 2021 realizza la sua prima rete in massima serie con la maglia del Cagliari nella partita persa per 4-1 in casa del Milan.
Timbrerà il cartellino anche nella parte iniziale del girone di ritorno, nelle partite contro Sampdoria e Torino, entrambe vinte in trasferta per 2-1.
Il 16 aprile 2022 festeggia la sua centesima presenza in Serie A con i rossoblù segnando il gol vittoria della partita casalinga contro il Sassuolo.
Soffre terribilmente per la retrocessione in serie B ma la soddisfazione è dietro l’angolo, partecipa da protagonista alla scalata ed il ritorno immediato nella massima serie sotto la guida di mister Ranieri, suo grande estimatore.
Come del resto la maggior parte degli allenatori che lo hanno avuto in quota e che hanno sempre apprezzato le doti del centrocampista utilizzato, dai vari allenatori, persino da difensore centrale.
La sua duttilità è una forza: considerato una mezz’ala si è imposto anche come centrale di centrocampo, c’è chi avrebbe scommesso su una sua utilizzazione addirittura da terzino fluidificante destro.
Dotato di grandi mezzi atletici, condizionato per un lungo periodo da problemi fisici culminati con un’operazione risolutiva alla caviglia, mette in campo tutto se stesso, sardità compresa.
Alessandro Deiola parla così dalla sala stampa dell'”Ernesto Brunod” di Chatillon.
“Tornare in Serie A dopo l’ultima retrocessione è una cosa bellissima, una grande emozione da godersi al massimo. Ce la giocheremo, ci stiamo preparando bene per la nuova stagione. Siamo pronti e io sono a disposizione di questa maglia, per me è un orgoglio far parte di questo club e darò tutto me stesso per i compagni, per raggiungere insieme l’obiettivo della salvezza”.
Lavorare al meglio: “Qui come prima ad Assemini sono state settimane di lavoro importanti e ci sta che non siamo ancora al meglio, la stanchezza si sente ma è normale. Stiamo lavorando bene, siamo sulla strada giusta. Seguiremo sempre il mister, con lui abbiamo sempre provato a vincere qualsiasi partita perché questa è la nostra mentalità: ci ha detto di voltare pagina, sappiamo che abbiamo scritto una bella storia ma ora c’è un’altra stagione da affrontare e vogliamo dimostrare di essere una squadra che non molla davvero mai”.
Lo spirito giusto: “Dobbiamo fare la differenza nella lotta e nella voglia di combattere, la Serie A è molto diversa, serviranno grande agonismo e concentrazione perché il tasso tecnico si alzerà ulteriormente. Non dobbiamo mai mancare nell’agonismo”.
Gruppo forte: “Questo è un gruppo che ha sani valori, che si sente una famiglia, dove i nuovi arrivati si stanno ambientando molto bene. Io sto provando a sostenere tutti e ho grande fiducia in questa rosa. Vedo ragazzi che dal primo giorno stanno lavorando a mille. Sono sicuro che ci faremo trovare pronti per la Serie A”.
Chimica a centrocampo: “Sulemana ha una carriera davanti essendo molto giovane, ma soprattutto ha grandi qualità, mi trovo molto bene con lui. Non esiste rivalità tra compagni di reparto, con Makoumbou ci conosciamo e l’anno scorso ha dimostrato a tutti cosa può fare. Lo farà anche in Serie A”.
Mantenere la passione: “Ancor di più dai playoff si è creato un legame magico con la città e la gente, di Cagliari come di tutta Italia ed Europa. Siamo accompagnati anche qui in ritiro da una passione enorme, mantenerla è vitale per raggiungere gli obiettivi. Il mio regalo di compleanno? La salvezza, ma soprattutto la voglia di combattere sempre, mai accontentarsi, con l’obiettivo di fare un campionato sereno. Sento sempre la maglia del Cagliari addosso, la onorerò fino alla fine, provando a far capire a chi arriva cosa significa questa maglia”.