Quando si vive immersi nella totale disinformazione, anzi per essere più precisi nella ‘Nato Informazione’, può capitare di ritrovarsi davanti ad un giornalista esperto di politica internazionale, che conosce in maniera approfondita le dinamiche che si innescano tra i vari stati e non saper rispondere e interpretare le domande che vengono poste.
È quello che è capitato al nostro amico.
Facebook, Instagram, Tik Tok, ci hanno insegnato che stare davanti ad una telecamera e rispondere a delle domande può rendere popolari. Ma quando si accetta un’intervista bisogna essere sicuri di saper rispondere perché non esiste: ‘è uscita male rifacciamola o cancelliamola”.
Il nostro amico ha accettato di essere intervistato, ma ha anche dimostrato di non conoscere in maniera approfondita l’argomento ma di sventolare bandiere a comando con i pochi slogan che la Nato ha permesso di divulgare.
Quando si prende posizione in tematiche importanti come la guerra in Ucraina, oltre alle frasette pacifiste stile ‘miss Italia’ bisogna capire cosa è successo in Ucraina, perché e a chi interessa veramente portare avanti questo conflitto. Ma soprattutto chi ha GROSSI interessi economici in quella zona. Cosa è successo nel mondo dalla seconda guerra mondiale ad oggi, passando per la guerra fredda e la guerra nel golfo. Cosa sta succedendo adesso nei paesi africani che si stanno schierando dalla parte della Russia. Bisogna capire cosa significa libertà di informazione e minacciare un giornalista solo perché non si è stati in grado di rispondere a delle domande su un argomento di cui ci si è dichiarati competenti.
Il 24 febbraio a Cagliari, durante la manifestazione in supporto all’Ucraina a un anno dall’inizio dell’operazione speciale e a oltre 9 anni dall’inizio del conflitto, ci è stato indicato come promotore della manifestazione, nonché portavoce dell’associazione nazionale Liberi, Oltre le Illusioni, il signor Francesco Nocco.
Egli ha liberamente, e sottolineiamo liberamente, accettato di rispondere alle nostre domande. La video intervista è stata pubblicata per intero a suo tempo, stiamo parlando di esattamente quattro mesi fa.
Oggi, a distanza di quattro mesi, arriva una segnalazione a YouTube, chiedendo che il video venga rimosso perché viola la privacy del signor Nocco.
Ma… se Nocco è un portavoce e promotore di eventi pubblici, se ha accettato di essere intervistato per presentare l’evento e far valere le istanze del popolo ucraino, quale privacy abbiamo violato?
Forse rivedendosi si è reso conto di non aver fatto una egregia figura, non conoscendo a fondo la tematica?
Forse si vuol evitare di far emergere un’altra verità?
Gli abbiamo chiesto specifiche e lui molto ingenuamente ci ha fatto sapere che il suo obbiettivo è la cancellazione della videointervista. Quindi mentre il signor Nocco e compagnia sventolano le bandiere ucraine rivendicando la libertà, chiedono la censura per quello che non gli va bene.
Ora spetta a YouTube verificare se esiste realmente una violazione della privacy. Noi abbiamo altri canali oltre YouTube e sicuramente non ci facciamo imbavagliare.
#sempreallaricercadellaverita!