Salvo accelerazioni per approvare gli ultimi provvedimenti in esame, Camera e Senato dovrebbero chiudere i battenti per le agognate ferie estive tra lunedì e martedì della prossima settimana, 7 e 8 agosto, per poi riprendere l’attività a settembre. Anche se, con uno sprint finale, si tenterà – confermano fonti parlamentari di maggioranza e opposizione – di terminare le votazioni tra venerdì e sabato, ma le chance di un ‘liberi tutti’ già nel week end non sono altissime.
Al Senato molto dipenderà dal numero di emendamenti che saranno presentati al decreto Caldo. Il Pd ne ha già preannunciati diversi, il che potrebbe far slittare a lunedì l’ultima seduta dell’Aula di palazzo Madama. La tempistica definitiva si capirà quando scadrà alle 15 il termine per la presentazione delle proposte di modifica al decreto. Intanto, la Conferenza dei capigruppo ha stilato il calendario dei lavori degli ultimi giorni: con un’inversione dell’ordine del giorno, si è stabilito che l’Aula del Senato esaminerà prima la delega fiscale e poi il decreto Pa 2, sul quale il governo porrà la fiducia.
Dunque il 2 agosto, l’Assemblea di palazzo Madama approverà, con le modifiche apportate al testo durante l’iter in commissione, la riforma del fisco, che passerà poi alla Camera per la terza e definitiva lettura. La fiducia sul dl Pa 2 sarà votata giovedì 3 agosto, quando al Senato si svolgerà anche l’informativa della ministra del Lavoro Elvira Calderone sul reddito di cittadinanza. Infine, venerdì approderà in Aula il decreto Caldo in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica.
Nel caso la commissione riesca a terminare l’iter, l’obiettivo è di terminare l’esame e licenziare il provvedimento nella giornata di venerdì 4 agosto, ma in capigruppo si è ipotizzata una possibile seduta dell’Aula lunedì 7 agosto. “Il calendario prevede, se necessario, la seduta dell’Assemblea fino a venerdì sul decreto Caldo.
La prossima settimana l’Assemblea si riunirà per l’eventuale seguito di argomenti non conclusi, lunedì 7 agosto, alle ore 12”, ha infatti riferito all’Aula il presidente di turno. I lavori, anche se nessuna decisione formale è stata presa in tal senso, dovrebbero riprendere il 5 settembre, ma come ormai da prassi consolidata saranno le commissioni le prime a tornare al lavoro, mentre l’Aula – salvo diverse indicazioni – dovrebbe ricominciare l’attività la settimana successiva. In tutto, quindi, i senatori potranno godere di un mese pieno di ferie.
Gli ultimi provvedimenti prima delle ferie
Per lo stop ufficiale di Montecitorio bisognerà attendere la Conferenza dei capigruppo convocata alle 14. Ma il calendario è già pressoché stabilito: mercoledì 2 agosto, l’Aula sarà impegnata con il voto sul Bilancio interno della Camera, a seguire il voto sulla mozione sulla desecretazione degli atti della strage di Bologna, con commemorazione dell’attentato.
Poi si svolgerà il question time e, a seguire, nel pomeriggio e fino a tarda sera, l’esame finale del decreto Infrazioni, sul quale il governo ha posto la fiducia (il voto partirà dalle 18,30, poi l’esame degli odg, e le dichiarazioni di voto e il voto finale entro la mezzanotte). Poi bisognerà attendere l’esame della delega fiscale in commissione: considerando che il Senato la trasmetterà alla Camera tra domani sera e giovedì mattina, il testo non dovrebbe approdare in Aula prima di lunedì, salvo che la capigruppo di domani non decida un’accelerazione e si stabilisca che l’Aula lavori sabato e domenica.
Giovedì, quindi, potrebbe essere votata la sospensiva dell’esame della pdl sul salario minimo (dovrebbe essere di due mesi), anche se fonti di maggioranza indicano il possibile voto dopo l’ok alla delega fiscale. Secondo altre fonti, il voto sulla sospensiva potrebbe anche slittare a settembre (con annessa protesta delle opposizioni), o arrivare in ‘zona Cesarini’ martedì 8 agosto.
L’esame del decreto Caldo a Montecitorio, invece, slitterà alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva (il provvedimento scade il 26 settembre). Se la road map della Camera dovesse essere confermata, e salvo appunto accelerazioni, i deputati avranno qualche giorno in meno di ferie rispetto ai senatori: tutti in vacanza dal 9 agosto. I battenti di Montecitorio dovrebbero riaprire verso il 4 o 5 settembre, per le commissioni, mentre l’Aula – ma anche in questo caso manca ancora una decisione formale – dovrebbe ricominciare l’attività l’11. Terminate le ferie, sono diversi i dossier che Camera e Senato si troveranno a dover esaminare: dal ddl Nordio sulla giustizia alla autonomia differenziata (il ministro Calderoli ha ipotizzato la deadline a inizio 2024), dal salario minimo al Mes (a novembre, dopo che saranno scaduti i quattro mesi di sospensione votati a inizio luglio).
Poi la proposta di legge sulla maternità surrogata reato universale (primo via libera di Montecitorio, la palla è ora passata a palazzo Madama), la commissione di inchiesta sul Covid, con le modifiche al testo all’esame di palazzo Madama dopo le osservazioni del Capo dello Stato. Slitta in autunno anche la proposta di riforma costituzionale preannunciata dal governo, con l’ipotesi dell’elezione diretta del premier.