Pastori del Kirghizistan in Sardegna, manodopera a basso costo? interrogazione di Desirè Manca (M5s)

“La sezione sarda di Coldiretti ha stretto un accordo con il ministero del Lavoro del Kirghizistan per avviare un progetto pilota che prevede l’arrivo in Sardegna di un centinaio di pastori kirghisi e delle loro famiglie con l’obiettivo dichiarato di salvare gli allevamenti e la tradizione agroalimentare nelle aree a rischio di spopolamento nei tre distretti rurali di Sassari, delle Barbagie e del Sarrabus.

Considerato che lo spopolamento del territorio – – osserva Desirè Manca – è anche figlio delle condizioni lavorative che rendono impossibile l’ingresso dei nostri giovani nel settore agropastorale, e della mancanza di servizi nei distretti indicati nel progetto, ritengo che un ipotetico progetto per la salvaguardia della nostra tradizione agroalimentare dovrebbe vedere come protagonisti gli allevatori sardi. Il progetto così come descritto dalle notizie di stampa – osserva Desirè Manca – pare piuttosto mirato al reclutamento di manodopera a basso costo da inserire con contratti di apprendistato”.

Questo l’intervento della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore all’Agricoltura per sapere quale ruolo intenda ricoprire la Regione Sardegna all’interno del progetto citato.

“La Regione – chiede la consigliera – intende ottenere dal Ministero dell’Agricoltura lo stesso sostegno per gli allevatori e agricoltori sardi provati dai rincari delle materie prime? L’Assessorato quali azioni intende mettere in campo affinché i giovani sardi abbiano la possibilità e gli strumenti per fare impresa nei territori interessati dal progetto? Quali azioni si intende porre in essere affinché nei territori interessati dal progetto pilota si superi la mancanza di servizi che ne causano lo spopolamento?”

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