Patata bollente. Confermata condanna di Feltri e Senaldi

La Corte d’Appello di Catania a giugno 2023 ha confermato la sentenza di primo grado che ha condannato per diffamazione a mezzo stampa i giornalisti Vittorio Feltri e Pietro Senaldi, all’epoca dei fatti rispettivamente editorialista e direttore del quotidiano ‘Libero’.

Devono pagare, rispettivamente, 11mila e a 5mila euro di multa per aver diffamato a mezzo stampa l’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi indicandola sulla prima pagina del giornale del 10 febbraio 2017 con il titolo allusivo “Patata bollente” corredato dalla sua foto. Confermato anche il diritto di Raggi a chiedere un risarcimento in sede civile. L’appello si è tenuto a Catania perché è il luogo in cui viene stampata la prima pagina di ‘Libero’.

I giornalisti si sono sempre difesi dall’accusa di diffamazione affermando di aver usato una “metafora” per dire che l’ex sindaca era in difficoltà e rischiava di “bruciarsi”. “Il rispetto delle donne, e delle persone, deve venire sempre prima di tutto”, ha commentato Virginia Raggi.

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