“15 sedi sotto sfratto e centinaia di migliaia di euro di debiti: la campagna elettorale, insomma, la affrontano nel migliore dei modi, da paladini della legalità a occupanti illegali di immobili pubblici, nonostante i milioni di euro di finanziamenti che ottengono ogni anno”, scrive in una nota CasaPound.
“Non ci stupisce la doppia morale del Pd a Roma: Gualtieri, durante la campagna per le primarie per scegliere il candidato sindaco della Capitale, partecipò ad un incontro al centro sociale occupato Spin Time, dal quale paradossalmente invocò lo sgombero di CasaPound. Quello che ci chiediamo è perché per anni sia stato consentito tutto ciò ed oggi al Pd è permesso di trattare con l’Ater, mentre spazi realmente sociali e culturali, come il Circolo Futurista di Casal Bertone ma anche di altre realtà non riconducibili a noi, siano sempre stati sgomberati senza preavviso e spesso con l’utilizzo di una forza sproporzionata”, conclude la nota del movimento CasaPound.