L’Usb Pensionati giovedì 23 novembre dalle ore 10,30 sarà a Roma in presidio sotto il Ministero dell’Economia e delle Finanze per manifestare il proprio dissenso sui provvedimenti che il Governo ha deciso di adottare sulle pensioni all’interno della Legge di Bilancio.
“Il Governo Meloni/Salvini come tutti i precedenti governi continua a fare cassa con le pensioni per finanziare la corsa agli armamenti ed il Ponte sullo stretto, e non cancella affatto la Legge Fornero che riesce addirittura a peggiorare. I pensionati del nostro Paese versano oltre 60 miliardi di euro l’anno nelle casse dello Stato mentre il governo strizza l’occhio all’evasione fiscale che ha ormai superato i 100 miliardi l’anno”, denuncia il sindacato di base.
“Niente sulla tassazione degli extra gettito di banche, case farmaceutiche, e società del settore energetico, oltre che sulla tassazione dei capitali. Niente sulla sanità che costringe oltre 2 milioni di pensionati a rinunciare alle cure per le interminabili liste di attesa e l’inevitabile ricorso alle strutture private a pagamento”, prosegue l’Usb.
“Siamo pronti a confrontarci con il Governo sulle misure necessarie ad invertire questo stato di cose, mettendo mano ad una revisione totale del sistema con particolare attenzione alle nuove generazioni, portando la pensione minima a 1.000 euro, al riconoscimento del 100% della reversibilità per le famiglie monoreddito fino a 2 volte la pensione minima, ed un prelievo fiscale sulle pensioni alla media degli altri paesi europei. Giovedì è l’inizio di una campagna che USB intende portare tra i pensionati ed i lavoratori, nelle piazze e nei luoghi di lavoro nella convinzione che la via maestra è abbassare le armi ed alzare salari e pensioni”, conclude la nota dell’Usb.