Ancora buone notizie sul fronte del turismo a Pasqua, tradizionale cartina al tornasole per l’estate.
Molti gli italiani che si concederanno un mini break e molti gli stranieri che verranno l’Italia, anche viaggiando da soli. Secondo l’indagine di Federalberghi tramite Tecnè saranno 10,5 milioni gli italiani in viaggio per Pasqua. Il 92% resterà in Italia, mentre l’8% sceglierà una località estera.
Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (32,5%), le località d’arte (28,9%), la montagna (21,8%), i laghi (3,4%) e le località termali (2,5%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (74,4%), seguite dalle crociere (10,2%) e dal mare (6,3%). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 3,9 miliardi di euro. Anche Federturismo Confindustria vede rosa e conferma un aumento del 20% rispetto al 2023. A trainare la crescita, oltre alle città d’arte, sono soprattutto le destinazioni del Sud, che beneficiano di un clima più mite e di una varietà di offerte, dalle belle spiagge, ai siti archeologici, ai borghi storici, alle terme: in particolare, la Sicilia registra un +30% di prenotazioni. Buone notizie anche dal turismo organizzato.
“I dati sulla Pasqua – dice Franco Gattinoni, presidente di Fto – evidenziano una crescita di circa il 20% del fatturato rispetto all’anno 2023, anche se la comparazione anno su anno per le festività di primavera non è mai semplice, cambiando periodo e lunghezza dei ponti a seconda del calendario. Essendo la Pasqua molto anticipata, la destinazione Italia ha un peso marginale se non in minima parte nei week end. Invece, proprio grazie al fatto che quest’anno la festività è alla fine di marzo, Tanzania, Kenya, Oceano Indiano, Caraibi ed Egitto ne hanno beneficiato. La prima destinazione a livello di volumi resta sempre l’Egitto nonostante la meta evidenzi una contrazione di circa il 30% delle prenotazioni a causa della crisi mediorientale”.
L’Enit sottolinea che soggiorneranno in coppia il 29% circa dei passeggeri, ma il 34,2% visiterà l’Italia da solo; segue il 10,0% di piccoli gruppi di quattro passeggeri e un’ulteriore 9,6% di tre. Ad oggi sono circa 217 mila i passeggeri aeroportuali confermati per le due settimane di Pasqua, dal 25 marzo al 7 aprile 2024, il 9,0% in più rispetto al medesimo periodo pasquale del 2023 (3-16 aprile). Aumenta di una notte la durata del soggiorno che raggiunge le 10,2 notti mentre diminuisce il tasso di cancellazione delle prenotazioni del – 0,4%. I principali Paesi di provenienza vedono in testa il mercato interno dell’Italia, seguito dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dal Regno Unito, dalla Corea del Sud, dal Brasile e dai Paesi Bassi. Federterme Confindustria conferma che “gli italiani sempre più alla ricerca di benessere naturale e prevenzione per questa Pasqua e per i ponti di aprile con una domanda del +12% rispetto allo scorso anno”.
Il Codacons lancia l’allarme per il rialzo delle tariffe sia per gli aerei che per le strutture ricettive. Chi decide di concedersi una settimana di mare all’estero in una delle località più gettonate durante la Pasqua deve mettere in conto una spesa per i biglietti aerei non inferiore ai mille euro tra andata e ritorno. Anche le tariffe delle strutture ricettive delle città d’arte appaiono in forte aumento, complice la ripresa del turismo.