“Quella arrivata oggi da Bruxelles è un’ottima notizia, la Commissione Europea ha finalmente riconosciuto che la Sardegna ha fatto un eccellente lavoro e sconfitto una terribile malattia degli animali che ha lungamente martoriato la nostra isola, con un impatto economico e sociale devastante, soprattutto per le popolazioni delle nostre zone interne”, E’ il primo commento a caldo della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, sull’abrogazione delle ultime restrizioni in materia di peste suina ancora presenti nell’Isola.
“Siamo riusciti in un’impresa che dieci anni fa in molti consideravano impossibile da realizzare.
È un ottimo esempio dei risultati che i sardi possono ottenere quando riuniscono le loro forze attorno ad un obiettivo condiviso”.
“Gli allevatori sardi e tutti gli attori coinvolti nel programma di eradicazione hanno dato prova della caparbietà che è intrinseca nel nostro carattere – dichiara l’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta – Sono stati anni di duri sacrifici per tutti ma alla fine il risultato è arrivato e i nostri sforzi sono stati premiati con la certificazione della Commissione Europea che durante la riunione del Comitato PAFF riunitosi oggi a Bruxelles ha deciso di abrogare le ultime misure restrittive ancora in vigore nella nostra Isola.
Questo importante risultato ci riempie di orgoglio ma allo stesso tempo di grande responsabilità”, Per l’assessore alla sanità, Armando Bartolazzi, “la Sardegna è un modello da seguire, in particolare da quelle regioni, come la Lombardia, che oggi si trovano in grande difficoltà. Anche nell’isola la malattia sembrava impossibile da sconfiggere, ma grazie ad una strategia ben disegnata, basata sulla scienza e ad un modello organizzativo straordinariamente efficace si è ottenuto un risultato che non troppi anni fa molti ritenevano irraggiungibile”.
“Un risultato storico per il quale è doveroso ringraziare tutti coloro che a vario titolo vi hanno contribuito – concludono congiuntamente Todde, Bartolazzi e Satta – Ora non bisogna abbassare la guardia. Abbiamo chiesto al Commissario nazionale di attivare controlli in partenza così come ha fatto la Sardegna per tanti anni per mitigare questo rischio”,