Bene l’energia rinnovabile ma no alla speculazione energetica.
È il messaggio lanciato dal Gruppo d’intervento giuridico con una petizione popolare per la moratoria nazionale delle autorizzazioni per impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.
Un eccesso di energia che riguarda – avvertono gli ambientalisti – non solo la Sardegna, ma anche la Tuscia, la Puglia, la Sicilia, la Maremma, i crinali appenninici. La petizione è rivolta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri di agricoltura, ambiente e cultura. Troppe richieste per l’installazione degli impianti.
Secondo gli ecologisti la produzione di energia deve essere mappata e monitorata dal governo. Per la Sardegna gli ecologisti parlano di overdose di energia. “Non potrebbe esser consumata sull’isola (che già oggi ha circa il 38% di energia prodotta in più rispetto al proprio fabbisogno) – spiega Grig – non potrebbe esser trasportata verso la Penisola (quando entrerà in funzione il Thyrrenian Link la potenza complessiva dei tre cavidotti sarà di circa 2 mila MW), non potrebbe esser conservata (a oggi gli impianti di conservazione approvati sono molto pochi e di potenza estremamente contenuta)”. E’ possibile firmare la petizione on line sul sito di Change.org.