Il Sindacato italiano appartenenti polizia scende in piazza con una mobilitazione che interesserà le quattro province della Sardegna per chiedere più uomini all’interno delle questure e dei commissariati per garantire la sicurezza dei cittadini.
“La sicurezza è una cosa seria, non si può più andare avanti a depotenziare reparti e Uffici fino alla loro chiusura, rimovendo servizi alla collettività”, si legge in una nota della segreteria regionale del Siap.
Già fissato il calendario della mobilitazione che partirà il 25 marzo da Nuoro davanti al commissariato di Siniscola, per proseguire il 26 marzo a Cagliari, il 27 marzo a Oristano e quindi il 28 marzo a Sassari.
La segreteria regionale Siap Sardegna esprime “forte dissenso sulle scelte scellerate dipartimentali in termini di rinforzi nell’Isola.
Nel tempo tali distrazioni hanno amplificato la carenza di personale che tutt’oggi affligge gli uffici di polizia dell’isola, principalmente nei commissariati distaccati, le specialità e l’istituto di istruzione Caip di Abbasanta. A pesare sulla situazione è l’incessante emorragia di personale in servizio dovuta ai pensionamenti e al mancato reintegro numerico degli operatori della Polizia di Stato – osserva il Siap – Nonostante un percepibile richiamo alla sicurezza da parte dei cittadini, il piano di trasferimenti nazionale del dipartimento ha completamente dimenticato la Sardegna, realtà che ha ‘mendicato’ soltanto qualche unità. Una dotazione che, alla luce delle esigenze reali del territorio, risulta essere a dir poco imbarazzante e ridicola”.
Secondo il sindacato, “la situazione attuale è indifendibile e non può più essere trascurata. Il rischio concreto è che l’ordine pubblico e la sicurezza del territorio vengano seriamente compromessi. È urgente che il dipartimento della pubblica sicurezza adotti misure straordinarie per colmare la falla che destabilizza il buon operato dei poliziotti. I questori dell’isola e i sindacati tratteggiano robustamente la mancanza di personale, ma il Dipartimento non ascolta”.