Non si placa la protesta dei lavoratori contro la decisione della Glencore di fermare la linea di produzione dello zinco nello stabilimento della Portovesme srl nel Sulcis.
Dopo la lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’incontro con parlamentari e consiglieri regionali sardi, i sindacati hanno organizzato per domani un presidio a Cagliari davanti al palazzo dell’Assemblea regionale.
L’appuntamento è per le 10 con una delegazione di rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e dei lavoratori. Alle 12 è previsto anche un confronto con i capigruppo di entrambi gli schieramenti.
Nel frattempo prosegue la mobilitazione per salvare circa 1200 posti di lavoro, 570 diretti (nei due stabilimenti di Portovesme e San Gavino) e gli altri indiretti. Per lunedì 23 i sindacati hanno proclamato una nuova giornata di sciopero che potrebbe essere accompagnata da una nuova azione di protesta.
La Portovesme srl ha spiegato che la decisione di fermare la produzione di zinco è dettata “da una situazione di sostenibilità economica” e che la scelta di rallentare serve “per trovare soluzioni alternative e per porre le basi per il futuro”.
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec hanno chiesto, invece, di continuare a produrre sino allo switch per le nuove produzioni sollecitando e ottenendo la convocazione di un tavolo nazionale che si terrà martedì 24 a Roma (alle 18) con i ministri Adolfo Urso (Mimit), Marina Calderone (Lavoro) e la sottosegretaria del Mimit Fausta Bergamotto, con delega alle crisi industriali.