l Consiglio regionale della Sardegna si riunirà lunedì 23 settembre alle 10,30.
All’ordine del giorno la vertenza Glencore. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo che si è riunita questa mattina.
I capigruppo hanno ricevuto i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil che hanno chiesto un incontro urgente in vista del tavolo fissato nella capitale il 24 settembre.
“Nell’incontro – hanno detto i sindacati – bisogna mettere la Glencore con le spalle al muro. Si deve finalmente sapere che cosa vuole fare in maniera chiara. Non c’è più spazio per il “prendere tempo”.
Massima solidarietà ai lavoratori è stata espressa da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione che hanno deciso di convocare l’Assemblea il giorno prima del tavolo romano per dare un segnale di unità soprattutto nei confronti del Governo nazionale che deve sapere che la Sardegna condivide unitariamente la lotta dei lavoratori. “La situazione non è facile – ha detto il presidente Piero Comandini – la Glencore non ha cuore come tutte le multinazionali che badano solo al profitto. La strategia è ben chiara: l’azienda vuole chiudere. Non possiamo accettare una soluzione di questo tipo che aprirebbe una situazione pesantissima per il Sulcis Iglesiente, per l’intera Sardegna e per tutto il territorio nazionale”. Intanto, si prepara la mobilitazione in vista del 24 settembre a Roma: “Vogliamo partecipare al tavolo per portare la voce unitaria del Consiglio regionale della Sardegna.
Combatteremo al fianco dei lavoratori – ha sottolineato il presidente dell’assemblea sarda – e nel frattempo l’intera Assemblea lavorerà per mettere a punto quei progetti di riconversione e creare quelle infrastrutture necessarie per rendere più attrattiva la nostra terra”.