Portovesme srl, 24 ore di sciopero con lo sguardo a Roma

La mobilitazione dei lavoratori diretti e indiretti della Portovesme srl riparte con lo sciopero di 24 ore proclamato per oggi e che terminerà con l’ultimo turno di domattina alle 6.

Una vertenza che i sindacati e i lavoratori portano avanti da tempo e che guarda con interesse al futuro dello stabilimento, con la multinazionale Glencore che punta al riutilizzo della black mass per rigenerare le batterie di auto elettriche.

La fabbrica, però, viaggia a regime ridotto, dopo lo stop alle linee piombo e zinco (in parte) e lo stop alla fonderia di San Gavino. Per questo i sindacati degli operai diretti e degli appalti chiedono a gran voce che il nuovo progetto possa avere gambe ma partendo dall’esistente, ossia si arrivi alla riconversione con tutti gli impianti in marcia. Ma la Portovesme, anche nei tavoli tecnici svolti a Roma, ha sempre sostenuto che a oggi non ci sono le condizioni di mercato per riprendere quelle produzioni fermate. Proprio per cercare di smovere lo stallo che perdura da mesi oggi presidio iai cancelli e astensione dal lavoro che ha coinvolto – secondo i dati dei sindacati – la totalità della manodopera interna ed esterna, ad esclusione degli addetti alla salvaguardia degli impianti.

Uno giornata di sciopero – con tanto di presidio al quale hanno partecipato anche alcuni sindaci del territorio – che coincide con l’incontro fissato oggi al Mimit tra il governo e la Glencore per discutere della situazione attuale e del progetto di revamping, il cui iter è già all’attenzione degli uffici regionali dell’Ambiente.

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