Rissa sfiorata nell’Aula del Senato tra Roberto Menia (FdI) e il senatore di M5s Marco Croatti con intervento dei colleghi dei due parlamentari e dei commessi per dividerli. La vice presidente Anna Rossomando ha sospeso la seduta per consentire il ritorno all’ordine.
L’aula del Senato riprenderà quindi l’esame del ddl sul premierato alle 14, per concludersi alle 20, secondo quanto ha deciso la conferenza dei capigruppo.
Tutti i gruppi di opposizione hanno minacciato di non rientrare in Aula se non fosse stato convocato un ufficio di presidenza che esamini e sanzioni i fatti che hanno portato alla sospensione della seduta. Il presidente ha accolto la richiesta e l’ufficio di presidenza sarà convocato in giornata.
La seduta odierna si concluderà, come già previsto alle 20. Domani non ci saranno lavori, dato che è prevista alla Camera la cerimonia per i cento anni dell’uccisione di Giacomo Matteotti. Il Senato, dunque tornerà a esaminare il ddl sul premierato martedì 11 giugno, cioè dopo le europee.
Ad accendere gli animi è stato un vibrante intervento di Ettore Licheri (M5s), che si è rivolto ai senatori del centrodestra dicendo “voi siete Giorgia”. A quel punto sono iniziati gli scambi di insulti reciproci, dei quali dalla tribuna era difficile identificare gli autori.
Improvvisamente Menia è sceso precipitosamente verso il centro dell’emiciclo dirigendosi verso i banchi opposti, bloccato immediatamente dal questore Antonio De Poli che si trovava al centro avendo intuito che gli animi si stavano riscaldando. E’ allora scattato il senatore romagnolo di M5s Coratti verso Menia, a sua volta placcato dai colleghi. Immediatamente i commessi si sono frapposti ai contendenti.
Dopo la sospensione l’aula è ripresa brevemente. La Russa ha annunciato che “quanto accaduto negli ultimi minuti sarà oggetto dell’attenta valutazione dell’Ufficio di presidenza”. Poi ha immediatamente convocato la capigruppo ed ha incaricato i questori di preparare una relazione sui fatti avvenuti in Aula.
All’uscita Menia ha spiegato ai cronisti di essere scattato perché era stato insultato. Poi ha mostrato una foto scattata prima della rissa sfiorata in cui si vede il capogruppo del Pd Francesco Boccia che dà le spalle all’emiciclo mentre parla con i propri senatori. “Tra gli insulti ho sentito la parola culo – ha aggiunto – ma il culo lo ha mostrato Boccia e la presidenza non ha visto”.