Nel corso delle cinque serate sono stati consegnati gli altri riconoscimenti. Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera, ha vinto la sezione letteratura e giornalismo con il suo L’oro e la patria. Storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato (Mondadori 2024). Prete al Parco Verde di Caivano e simbolo della lotta contro la camorra, Don Maurizio Patriciello ha lanciato ancora una volta il suo messaggio di speranza e lotta anche da palco di Caccuri: il suo libro Vangelo nella terra dei fuochi (Compagnia editoriale Alberti) ha conquistato il Premio letteratura sociale. Donato Carrisi, giornalista e scrittore, si è aggiudicato il Premio Caccuri per la narrativa: in piazza ha presentato la sua ultima fatica, L’educazione delle farfalle (Longanesi). A Danilo Rea il riconoscimento per la Musica e letteratura.
“Anche quest’anno il Premio raccoglie le migliori energie intellettuali del nostro Paese e le trasforma in forza culturale e comunitaria. I libri sono il miglior modo per leggere i cambiamenti della nostra società, capirne le direzioni, anticiparne le tendenze. Sono il fulcro del Premio che nel corso delle sue tredici edizioni ha saputo promuovere la Calabria straordinaria, la bellezza dei suoi borghi, la sua storia millenaria, la ricchezza del paesaggio e delle sue tradizioni”, sottolinea Adolfo Barone, presidente dell’Accademia dei Caccuriani, in una nota congiunta con i due vice, Olimpio Talarico e Roberto De Candia.