Premio Giorgio Asproni. Il 12 ottobre a Bitti la premiazione

Sarà lo scrittore nuorese Marcello Fois a ritirare a Bitti, durante una cerimonia pubblica programmata il 12 ottobre alle 17;30 nel Cinema Ariston, il “Premio Nazionale Giorgio Asproni” bandito dalla Fondazione dedicata all’illustre politico, teologo e giornalista sardo, di origini bittesi, che nella seconda metà dell’Ottocento contribuì ad animare il confronto politico nazionale, rappresentando da deputato la sua anima repubblicana e autonomista nel parlamento del Regno di Sardegna, prima, e in quello d’Italia, poi.

La premiazione, organizzata dalla Fondazione Giorgio Asproni con il patrocinio del Comune di Bitti e della Fondazione Giuseppe Bianchieri Ventimiglia, prevede i saluti istituzionali del sindaco, Giuseppe Ciccolini, e quindi
l’intervento di Marcello Fois. La parola passerà poi agli storici e membri della Fondazione, Fulvio Conti (Università di Firenze), Marco Pignotti (Università di Cagliari), Roberto Pianta (Dirigente scolastico a Cagliari).

Sarà poi la volta della poetessa Vanessa Aroff Podda che allieterà i presenti con delle letture. Al vincitore del premio sarà consegnata una pregiata opera artistica realizzata dagli artigiani ceramisti locali di Terrapintada. Il giornalista Fabio Marcello modererà invece la serata.

Il Premio, inaugurato quest’anno, sarà attribuito con cadenza annuale a una figura del mondo culturale, politico, istituzionale, economico-sociale, che si sia distinta con il suo operato per un insieme di valori riconducibili a quelli che hanno ispirato il pensiero e l’intera attività di Giorgio Asproni, con particolare, ma non esclusivo, riferimento
alla Sardegna. Il vincitore del Premio 2024 è stato scelto da una giuria composta dal presidente della Fondazione, Idimo Corte, e dai membri del Comitato scientifico, Fulvio Conti, Marco Pignotti e Roberto Pianta.

*La Fondazione*. “Questo premio – ha spiegato Idimo Corte – punta a rianimare il pensiero di Giorgio Asproni, riportandolo nell’attualità del confronto politico e culturale. Accompagnandolo quindi fuori dal classico mondo di studiosi che per decenni, con impegno costante, lo hanno analizzato e valorizzato esaltandone lo straordinario spessore intellettuale che ha contribuito a dare forza alla realizzazione dei principi più alti del Risorgimento italiano e della laicità della nostra Repubblica”.

Exit mobile version