Presentata la nuova Stagione Autunnale al Teatro di Villaspeciosa

Si rinnova anche quest’anno l’atteso appuntamento con la “Stagione Autunnale al Teatro di Villaspeciosa” organizzata da Abaco che da tempo lavora in maniera operosa sul territorio facendo brillare il palcoscenico del Comunale Maria Carta con eccellenti proposte tra teatro, laboratori, cinema, mostre, musica e danza.

Al via quindi il nuovo cartellone che da ottobre a dicembre 2024 trasformerà lo spazio teatrale in un luogo dove si genera bellezza con momenti spettacolari di grande intensità, attualità e coinvolgimento come antidoto all’erosione della cultura e del suo potere di aggregazione sociale.

La nuova “Stagione Autunnale al Teatro di Villaspeciosa” è orientata alla narrazione a sfondo sociale che affronta tematiche di bruciante attualità, unitamente a proposte che ripercorrono vicende e personaggi storici con un linguaggio fresco e brillante. In totale otto appuntamenti pensati per alimentare il dialogo e la creatività, abbattere muri, costruire ponti e rendere sempre più il Teatro Maria Carta il centro pulsante di una comunità.

La “Stagione Autunnale al Teatro di Villaspeciosa” parte in grande stile domenica 20 ottobre alle ore 19.30 con un fuori abbonamento dedicato al cinema sociale. Sul grande schermo il pluripremiato film “ANNA” con Rose Aste, Daniele Monachella e Marco Zucca per la regia di Marco Amenta. Al centro dell’opera un’eroina sarda contro la speculazione edilizia, che invita a riflettere sul presente e sul futuro dell’isola. La pellicola racconta infatti una storia di resistenza, ambientata in un angolo incontaminato della Sardegna che rischia di essere violato da poteri economici. Anna è una donna libera, e gestisce con amore la fattoria ereditata dal padre. Ma quando una multinazionale italo-belga minaccia di depredare le terre a cui ha consacrato la vita, con l’obbiettivo di costruire un resort di lusso, la sua battaglia contro la speculazione edilizia si fa portatrice di profondi significati oggi molto attuali.

Secondo appuntamento da segnare in agenda domenica 27 ottobre alle ore 19,30 con la produzione Abaco Teatro “OTTAVIO BOTTECCHIA vite in volata” di e con Tiziano Polese e la partecipazione di Rosalba Piras che cura anche la regia, voce Antonio Luciano. Lo spettacolo parla di ciclismo e della storia di due ciclisti, due miti, due eroi, uno famoso per tutti, Ottavio Bottecchia campione degli anni ’20, e uno famoso solo per Tiziano Polese: il suo amico Raffaele. L’autore, dopo una lunga ricerca sul campione e sul ciclismo dal ‘23 al ‘79, per la stesura del testo ha attinto alle cronache dei più prestigiosi inviati sportivi per dipingere il ciclismo parallelamente alla storia d‘Italia di quegli anni.

In scena da voce a vari personaggi, portandoci con la sua bicicletta nelle salite impossibili del Tour de France, facendoci vivere fatiche, situazioni bizzarre in cui si trovavano i corridori, con momenti a volte drammatici a volte di pura comicità.

Si prosegue domenica 10 novembre alle ore 19.30 con la Coproduzione Compagnia Vaga – Meridiano Zero “LE FUORIGIOCO – una dichiarazione di indipendenza” di e con Michele Vargiu per la regia di Laura Garau. Lo spettacolo racconta la storia del “Gruppo Femminile Calcistico Milanese”;, la prima squadra di calcio femminile mai costituita in Italia nel 1932. È la storia di tante giovani donne che hanno lanciato un piccolo sasso in uno stagno, innescando un cambiamento. In fatto accaduto a Milano ma che riguarda un intero Paese: la storia di un gruppo di donne che nel 1932 cominciano a giocare a calcio, in un Paese che ufficializzerà il primo campionato femminile solo nel 1986. Una storia corale, che racconta del lavoro di donne che in pieno fascismo hanno portato avanti una sorta di piccolo incantesimo contro tutti i blocchi e gli stereotipi dell’epoca. Una storia di passione, lotta e riscatto.

Domenica 17 Novembre alle ore 19.30 è poi la volta di “ITIS GALILEO un minuto di rivoluzione” del Teatro d’Inverno, liberamente ispirato al testo dello scrittore e attore Marco Paolini, adattamento e regia di Giuseppe Ligios con Gianfranco Corona. Uno spettacolo tutto giocato sulla leggerezza della commedia che racconta con semplicità la vita dell’uomo e la genialità dell’autore dei trattati fondamento della scienza e dell’astronomia moderna. La messinscena invita il pubblico a scoprire la storia di Galileo Galilei, un ragazzo comune, con il nome uguale al cognome, dotato di una curiosità fuori dal comune a cui stava stretto non solo il mondo ma l’intero universo, tanto da rivoluzionare la concezione astronomica dell’epoca.

Teatro, musica, danza, video e performing art sono poi i codici dell’allestimento di domenica 24 novembre alle ore 19,30 “WHY CLITENNESTRA WHY?” prodotto da L’Effimero Meraviglioso / ASMED Balletto di Sardegna / Performing Works, con Miana Merisi e i danzatori (in video) Alessandra Corona e Guido Tuveri per la regia di Mariassunta Calvisi. Clitennestra è un personaggio universale e contemporaneo, percorre il nostro presente, è vivo oggi come ieri. La tragedia greca in una mise en scene evocativa e immaginifica, che segue il filo dei ricordi della protagonista, con tutta l’amarezza del rimpianto ma anche le antiche gioie degli inizi della sua lunga storia d’amore.

Spazio al teatro sociale mercoledì 27 Novembre alle ore 19.30 con I Barbariciridicoli che presentano “CARLA o dell’essere se stessei” di Carla Baffi e Tino Belloni, con Carla Baffi, regia di Agostino Belloni. Lo spettacolo fa parte di un ampio progetto dedicato ai temi dell’emarginazione sociale dal titolo “#RISPETTAMI” e porta in scena l’esemplare e toccante esperienza di Carla Baffi, 55 anni, di cui 53 vissuti come Enzo Giagoni. Il lavoro, a tratti ironico e umoristico, si propone di aiutare la nostra società a superare i pregiudizi e le diffidenze alla base di tutte le fobie, ancora fortemente radicate, verso qualsiasi tipo di diversità.

Penultimo appuntamento della Stagione domenica 8 dicembre alle ore 19.30 con lo spettacolo per bambini “IL FAVOLOSO MONDO DI ESOPO” prodotto da Akròama con Ivano Cugia, Andrea Gandini, Cristina Orrù per la regia di Ivano Cugia. Uno spettacolo nello spettacolo. Un percorso che prende spunto dalle favole di Esopo, semplici storie di animali – ma con trasparenti allusioni al mondo degli uomini – coinvolti in vicende ispirate ad una morale comune e popolare, riflettono, infatti, tutte le caratteristiche della vita reale, quali l’inganno, la verità, l’apparenza, la stoltezza e l’astuzia. Una messa in scena dinamica, originale e gradevole, ricca di risate, interazioni, fantasia, stupore, semplicità delle forme e profondità dei contenuti.

Chiude la rassegna domenica 15 dicembre alle ore 19.30 un altro allestimento tutto dedicato ai più piccoli e prodotto da Abaco Teatro “ALADINO E SHERAZADE” con Rosalba Piras e Tiziano Polese, drammaturgia e regia di Rosalba Piras. Lo spettacolo racconta le avventure tra Aladino, povero calzolaio, e la principessa Sherazade. Il loro è un amore travagliato a causa di guerre, duelli, fughe. Infine, il giorno del loro matrimonio, una maga invidiosa, farà una magia che porterà lui a odiare le donne, perdere la memoria e scomparire. Dopo anni Sherazade lo ritroverà, ma lui non la riconoscerà. Lei racconterà allora una storia avvincente: la loro storia d’amore. Fino a che Aladino…Vedremo attori e pupazzi insieme, in un percorso dal vivo e in video con musiche e danze dal sapore
orientale fino al coinvolgente gran finale.

Durante tutta la Stagione, nel foyer del Teatro Maria Carta, sarà visitabile la mostra fotografica di Paola Congia “NATURORTO” in cui l’artista attraverso i suoi scatti, impreziosisce le sue originali nature morte che ritraggono frutta e ortaggi, pennellandole di luce e dando vita ad opere cariche di suggestione che catturano e sorprendono l’osservatore. Un’esposizione che propone frammenti poetici della realtà che ci circonda e di cui ci cibiamo, spesso non vedendone la reale bellezza.

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