Niente pienone e presenze in calo, anche ad agosto, negli hotel del nordovest della Sardegna.
Secondo i dati diffusi dal Centro Studi Federalberghi-Confcommercio della provincia di Sassari, ad agosto sono state registrate 50.071 presenze di turisti italiani e 64.807 di stranieri.
L’indice di riempimento camere del mese di agosto si è fermato a 79,1%, contro l’87,1% dello stesso mese del 2022 e il 79,9% del 2019.
Emblema della decrescita sono i dati estrapolati relativi ad Alghero: ad agosto sono stati registrate 33.645 presenze nazionali e 43.295 internazionali, con un evidente calo degli indici di occupazione camere che si fermano al 82,44%, lontani sia dal 90,59% dello stesso mese del 2022 che dal 89,78% del 2019.
Il campione analizzato nel resto della provincia, sommando tutte le altre destinazioni, porta sul territorio 16.426 presenze connazionali e 21.512 presenze internazionali e fissa gli indici occupazione camere di agosto 2023 al 72,61% contro l’80,57% di agosto 2022 e il 70,45% dello stesso mese del 2019.
“Si confermano le previsioni che avevamo ipotizzato ad inizio stagione, con un calo sensibile delle occupazioni camere relativamente al campione selezionato, comunque vicino al 40% di tutte le strutture alberghiere operanti in provincia, che sono più di cento”, commenta il presidente Federalberghi-Confcommercio provincia di Sassari, Stefano Visconti.
“Otto punti percentuali di calo, su base provinciale, che possono pesare sui bilanci delle strutture ricettive visto che lo stesso calo è totalizzato ad agosto, notoriamente il mese in cui si sviluppano i maggiori ricavi”.
Come motivo del calo di presenze Visconti ipotizza sia il calo reddituale delle famiglie italiane, sia “la concorrenza sleale e oramai insostenibile di chi offre ospitalità in seconde, terze e quarte case, in barba a qualsivoglia regola disciplini la materia.
Si compete nello stesso mercato con regole diverse e insindacabilmente molto più onerose per la nostra categoria”.