E’ trascorsa abbastanza tranquillamente la prima notte a 600 metri di profondità per il gruppo di minatori sardi che da ieri mattina sono asserragliati in due pozzi nella miniera di Genna Tres Montis a Silius, a 50 chilometri da Cagliari, nella provincia del Sud Sardegna.
Oggi c’è attesa per l’incontro in Regione al quale sono stati invitati, tra gli altri, l’Igea, la società in house che finora ha gestito il giacimento di Fluorite e quarzo, e il nuovo concessionario privato, la Mineraria Gerrei.
I sindacati e i 34 operai sollecitano risposte per garantire il futuro occupazionale a tutti i lavoratori oltre al pagamento dell’ultima mensilità arretrata e il passo indietro su alcuni possibili trasferimenti a 200 km di distanza dal sito estrattivo.
“Oggi è una giornata importante perché urge trovare una soluzione che possa permettere di fare uscire dalla miniera quei lavoratori in protesta – dice all’ANSA Giampiero Manca della Filctem Cgil di Cagliari – andremo alla riunione con questo spirito e questo intento”.