Lunedì 11 dicembre dalle ore 9 davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari si terrà il sit-in promosso in contemporanea con l’udienza finale del processo che vede imputati, a vario titolo, funzionari comunali e dirigenti della Rwm.
Infatti lo scorso ottobre si è chiuso l’iter processuale con la richiesta di nove condanne a pene comprese tra sette mesi di arresto e un anno e 10 mesi di reclusione, con la requisitoria della pm Rossella Spano nel processo a Cagliari per presunti abusi edilizi legati all’ampliamento della fabbrica di bombe Rwm, l’azienda con stabilimento a Domusnovas controllata dalla tedesca Rheinmetall.
Sul banco degli imputati ci sono l’amministratore delegato della Rwm, Fabio Sgarzi, il vice Leonardo Demarchi, i tre tecnici incaricati dall’azienda di redigere i progetti di espansione, Palmiro Palmas, Ignazio Pibia e Mauro Pompei, e i funzionari comunali che avevano rilasciato le autorizzazioni per l’ampliamento: il responsabile dello Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia (Suape) di Iglesias e Domusnovas, Lamberto Tomasi, così come i tecnici Elsa Ghiani, Anna Rita Perseu e Giuseppe Matzei.
Nel mirino della Procura l’allargamento degli stabili della fabbrica avvenuto, secondo l’accusa, senza le necessarie autorizzazioni urbanistiche, ambientali e paesaggistiche.
A promuovere il sit-in il Comitato NO RWM insieme al Comitato sardo di Solidarietà con la Palestina e al Cagliari SocialForum che denunciano: “E’ in corso il feroce bombardamento e attacco di terra della Striscia di Gaza da parte del regime sionista israeliano, che causa tremende atrocità, con distruzione di case, ospedali, scuole eccetera, numerosissimi morti e feriti; non c’è più acqua, né cibo. I Gazawi sono costretti a correre da una parte all’altra, inseguiti dalle bombe, anche da quelle che si producono in Sardegna a Domusnovas. Non piangiamo più finte lacrime su di un bimbo morto quando lasciamo che a migliaia vengono massacrati, quando consentiamo che da noi, nella nostra terra, si producano ancora queste armi letali! Partono da qui i cargo con bombe e proiettili diretti verso varie zone di guerra. Partono da qui i convogli di bombe che armano Israele per il Genocidio del Popolo Palestinese”.