E’ Marco Corridoni il vincitore dell’edizione 2023 del premio internazionale d’arte Rossopassione, organizzato dal museo Magmma di Villacidro. Va, invece, a Sandra Fiordelmondo la Menzione Speciale di Giancarlo Demontis, ordinario nella facoltà di Neuroscienze dell’Università di Pisa.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera negli spazi del Magmma, ospitato nel Palazzo Arcivescovile. Marco Corridoni ha vinto con un’opera intitolata “Sehnshut” (olio su tela cm 50×70), mentre Sandra Fiordelmondo ha conquistato l’attenzione con un lavoro dal titolo “Oltre quella porta” (acrilico su plexiglass cm 75×100).
A giudicare le opere in concorso è stata una giuria formata oltre che da Giancarlo Demontis, da Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, e Giorgio Sorrentino, direttore di Artesanterasmo- Milano.
Nella serata di ieri erano presenti tutti gli artisti partecipanti al concorso: Stefano Santi, Sandra Fiordelmondo, Marco Corridoni, Gennaro Percopo, Francesco Merella, Claudio Trecci, Antonio Fabio Grillo e Andrea Benatti. Le opere partecipanti al Premio rimarranno in mostra a Villacidro fino al 30 ottobre. Sino alla stessa data sarà visitabile anche un’altra mostra inaugurata ieri: si tratta di quella che espone 15 opere appartenenti dalla recente produzione di Simone Purdente e Liliana Cecchin che hanno ottenuto il Premio speciale del Comitato scientifico del Museo Magmma nell’Edizone 2022 del Premio Rossopassione.
Le visite alle mostre potranno farsi dietro prenotazione via mail, scrivendo all’indirizzo [email protected]
Il Premio internazionale d’arte Rossopassione nasce nel 2017 con lo scopo di trovare l’opera che maggiormente si avvicina ai desideri di possesso, ma anche quella che maggiormente si accosta, con criteri neuroscientifici, ad una percezione ottica positiva nell’individuo. Elemento essenziale è il colore rosso. Per questo Rossopassione di fatto è realmente una sperimentazione: può coniugare la ricerca artistica dell’autore con le aspettative sensoriali dello spettatore/collezionista. La valutazione è sul rapporto tra arte/colori/ e percezione visiva cogliendo quegli aspetti positivi che un’opera, a prescindere dalla tematica espressa, può generare nell’individuo.