Il 27 ottobre, nel sito dell’ERSU di Cagliari, sono state pubblicate le graduatorie definitive di assegnazione delle borse di studio per l’anno accademico 2023-2024.
Pur avendo tutti i requisiti di merito e di redditualità previsti dal bando, gli studenti idonei non beneficiari della borsa di studio risultano essere 4461.
Riceveranno la borsa 2708 studenti, appena il 38% dei richiedenti in regola con i requisiti di merito e di reddito. Percentuali analoghe si attendono anche nell’ERSU di Sassari.
Oltre ai dati, a essere inaccettabili sono le giustificazioni. Nell’avviso pubblicato dall’Ente cagliaritano infatti si legge: “Gli studenti che attualmente si trovano nella condizione di “idoneo” saranno oggetto di successivi scorrimenti di graduatoria, che saranno effettuati dall’ERSU di Cagliari coerentemente con il trasferimento delle risorse del PNRR e del Fondo Integrativo Statale, e di ulteriori risorse che si renderanno disponibili”.
Le risorse destinate alle borse di studio, infatti, sono finanziate oltre che da fondi regionali in compartecipazione statale: risorse che, come è accaduto l’anno scorso, non sono ancora state trasferite e per cui, a oggi, non c’è alcuna tempistica né certezza.
“Non è ammissibile. Qui parliamo di studenti e studentesse che in molti casi non potranno iniziare o portare avanti il loro percorso studi” – afferma il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus – tutto questo in una Regione che vede sempre più famiglie in gravissima crisi e dove è complicato e costoso per studenti senza reddito e sostegni mantenersi gli studi. Un altro dato da tenere in considerazione è l’aumento delle richieste di borse di studio, ulteriore conferma dell’impoverimento delle famiglie e della società sarda.
Un recente studio portato avanti dall’associazione Unicaralis ha evidenziato come il costo di una stanza nella città di Cagliari superi i 350 euro al mese a cui va aggiunto vitto, trasporti e spese vive”.
“Occorre intervenire subito” – è la posizione della Deputata Francesca Ghirra – “per questo solleciteremo un intervento puntuale da parte del Ministero dell’Università affinché le risorse siano trasferite al più presto. Utilizzeremo tutte le prerogative parlamentari perché la situazione si risolva il prima possibile. Non è accettabile che, per uno scaricabarile tra Istituzioni, che tra l’altro sono governate dalla stessa parte politica, a rimetterci siano giovani studenti e studentesse. L’anno scorso le risorse sono arrivate a marzo, pensare che tutti siano in grado di anticipare le spese significa vivere sulla luna”.
Per fronteggiare la crisi, i Progressisti propongono un intervento immediato in variazione di bilancio. Verranno presentati, sicuramente con collaborazione e consenso da parte di gran parte delle forze politiche, un pacchetto di emendamenti che consentano di stanziare le risorse necessarie a pagare subito la prima rata a tutti gli idonei meritevoli degli atenei di Cagliari e Sassari, anticipando i fondi che per la seconda rata verranno coperti invece dallo Stato.