Le proteste degli agricoltori in Francia e Germania sono già arrivate in Italia la settimana scorsa con cortei in diverse parti della Penisola.
Martedì 30 la rabbia del mondo delle campagne in difesa del comparto è arrivata anche in Sardegna con un presidio, che si annuncia a oltranza, all’ingresso della dogana del porto di Cagliari.
Un blocco che ricorda quello degli autotrasportatori nel marzo 2022, quando centinaia di merci rimasero ferme nei porti sardi.
Dalla zona di Cagliari sono arrivati decine di trattori: “Siamo tutti uniti, non vogliamo che l’Europa ci tolga quel poco che abbiamo – spiega all’ANSA Mario Mulas, uno degli organizzatori – oggi a Bruxelles decidono quello che dobbiamo seminare e cosa è giusto e sbagliato: ci vogliono addirittura pagare per non coltivare, mentre i costi di carburante, fertilizzanti e mangimi aumentano. Noi non riusciamo a lavorare con questi prezzi – denuncia – non ce la facciamo più perché non rientriamo nei costì”.