Il Cremlino ha accusato Joe Biden di “gettare benzina sul fuoco” nel conflitto in Ucraina, e ha promesso “risposte appropriate” alla decisione dell’amministrazione americana uscente di consentire a Kiev di utilizzare i missili a lungo raggio Atacms.
Quali saranno queste risposte non è stato precisato, ma il portavoce Dmitry Peskov ha rimandato alle parole del presidente Vladimir Putin, che in settembre aveva preannunciato ritorsioni “sulla base delle minacce che verranno rivolte alla Russia”.
Non è ancora chiaro, appunto, quale sarà la vera minaccia che verrà per la Federazione dall’uso di questi vettori, né quale effetto possono avere nel cambiare il corso del conflitto, ora sfavorevole agli ucraini.
Non si sa nemmeno quanti ne abbia a disposizione effettivamente Kiev, e nemmeno quali siano gli obiettivi che intenda colpire in territorio russo.