Quanto è strana la democrazia in occidente

Quanto è strana la democrazia in occidente, quella che ci raccontano come modello da esportare come unica via per la libertà delle persone, per la libertà di opinione, per la libertà di informazione.

Quella informazione che sembra essere sempre più in difficoltà proprio in questo occidente.

Ieri mattina ho avuto la brillante idea di intervistare un sardo che ha deciso di rimanere in Russia nonostante la difficile situazione Geopolitica e le pressioni per rientrare in ‘Patria’.

Sergio, questo è il suo nome, è un giovane sardo che ormai da più di cinque anni vive a Mosca. Amato dai russi e dei tanti italiani che vanno a trovarlo nel suo ristorante.

Nell’intervista pone una serie di domande e di riflessioni molto importanti in merito proprio alla libertà di informazione accusando l’occidente di raccontare un’unica verità… quella americana.

Da lì il mio dubbio e la mia paura: sarà possibile pubblicare questa intervista video su YouTube, quello strumento occidentale che più volte ha ritenuto di dover censurare i miei servizi video, come quello sul tema dei vaccini, quello sul conflitto in Ucraina, e quelli dove esponevo le mie riflessioni pesanti sulle servitù militari.

Insomma, da giornalista mi sono posto questa domanda. Mi sono posto una domanda che da giornalista non mi dovrei porre, il timore di essere censurato per aver raccontato un’altra verità.

Dopo tante riflessioni sul mio lavoro, infine ho deciso di pubblicare il video su un altro Social. Ne ho scelto uno cinese, Tik Tok, che non piace all’occidente tanto che più volte si è cercato di boicottarlo cercando di farlo chiudere.

Nonostante le ostilità occidentali, Tik Tok rimane uno strumento di democrazia. Sono sicuro che lì il mio video non verrà censurato.

Ma perché nell’occidente tanto evoluto e tanto democratico, si ha tutta questa difficoltà a pubblicare delle notizie che si distaccano dal pensiero unico? Vi sottopongo l’ultima riflessione: l’occidente ha deciso di chiudere i canali di informazione in arrivo dalla Russia in Europa, e viceversa. Se si considera la guerra in Ucraina una battaglia giusta e democratica, perché si vuole bloccare la libertà di informazione? Si continua a sostenere un’unica verità, quella della non verità, quella della disinformazione, quella della verità a senso unico.

Ma esiste un’altra verità che io cercherò di raccontare anche raggirando la censura.

 

 

 

 

 

 

Di Simone Spiga

Direttore di ReportSardegna24

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