Gli Ijihadisti e i loro alleati sostenuti dalla Turchia e finanziati da Usa, Israele e paesi europei hanno raggiunto la periferia della città settentrionale di Aleppo, dopo aver messo a segno due attacchi con autobomba.
“Hayat Tahrir al-Sham (i terroristi tagliagole) e le fazioni alleate sono riuscite a entrare nella periferia dei quartieri di Al-Hamdaniya e Nuova Aleppo della città di Aleppo”, ha dichiarato l’Osservatorio siriano per i diritti umani
L’esercito siriano intanto ha dichiarato di stare respingendo l’offensiva: “Le nostre forze continuano a respingere la grande offensiva”, afferma l’esercito aggiungendo di aver “ripreso il controllo di alcune posizioni”.
Nel mentre gli aerei russi e siriani hanno effettuato intensi raid sulla città di Idlib e sulla sua regione, l’ultima roccaforte dei jihadisti e dei ribelli nel nord-ovest della Siria.
“Gli aerei russi e siriani hanno effettuato 23 raid sulla regione di Idlib”, ha dichiarato l’osservatorio.
Questi raid arrivano mentre i jihadisti e i loro alleati, che controllano Idlib, hanno lanciato una vasta offensiva contro le aree tenute dal governo siriano, arrivando fino alle porte di Aleppo, la principale città del nord.
“La Turchia ha aperto i valichi di frontiera con la Siria, per facilitare il flusso di mercenari multinazionali sostenuti dalla Turchia verso Idlib e Aleppo occidentale, per assistere l’avanzata dei ribelli”, afferma Al Mayadeen.
Inoltre, secondo fonti, tra le fila dei terroristi dell’Isis e di Al Qaeda sono presenti comandanti di campo ucraini e turchi.
Gli jihadisti hanno occupato il Centro di ricerca scientifica a ovest di Nuova Aleppo, nella campagna occidentale di Aleppo. Si tratta dello stesso Centro di ricerca scientifica responsabile dello sviluppo e del trasferimento delle armi siriane alla resistenza, in particolare a Hezbollah.