RaiNews, Costante: «Petrecca insofferente al ruolo del sindacato. Segnalazione all’Ordine intollerabile»

La segretaria generale Fnsi al direttore: «È dovere del Cdr verificare l’attività della direzione. A tale proposito lo invito al leggere l’articolo 34 del contratto di lavoro che, peraltro, oltre a garantirgli delle prerogative attraverso l’articolo 6, lo obbliga al rispetto e al confronto con il Comitato di redazione». Da oltre 130 redattori solidarietà ai rappresentanti sindacali.

«Il direttore Petrecca non è solo insofferente alle critiche, ma anche al ruolo del sindacato. Criticare non è offendere ed è un dovere del Cdr verificare l’attività della direzione. A tale proposito lo invito a leggere l’articolo 34 del contratto di lavoro che, peraltro, oltre a garantirgli delle prerogative attraverso l’articolo 6, lo obbliga al rispetto e al confronto con il Cdr».

Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, interviene così dopo la polemica seguita alla protesta dei rappresentanti sindacali per la copertura data da RaiNews24 al risultato delle elezioni in Francia di domenica 7 luglio 2024. Protesta alla quale il direttore del canale all news del servizio pubblico ha reagito presentando un esposto all’Ordine contro i colleghi del Cdr.

«La segnalazione del Comitato di redazione all’Ordine dei giornalisti del Lazio – aggiunge Costante – è assolutamente pretestuosa e inappropriata. E forse dovrebbe essere il Cdr, sulla scorta delle nostre carte deontologiche, a dover segnalare Petrecca all’Ordine per le reiterate operazioni di censura sull’attività della redazione».

Rainews24, solidarietà al Cdr dalla maggioranza dei giornalisti della testata
La maggioranza delle giornaliste e giornalisti di RaiNews24 ha firmato e inviato a tutta la redazione una lettera di sostegno e solidarietà al Cdr per l’esposto che il direttore Paolo Petrecca ha inviato all’Ordine dei giornalisti. Lo rende noto lo stesso comitato di redazione.
«Il direttore Petrecca ha dato seguito al proposito annunciato e ha presentato un esposto all’Ordine dei Giornalisti contro il cdr – scrive la redazione di RaiNews24 inserendo in calce le oltre 130 firme fino ad ora raccolte -. Non era mai successa una cosa simile. Esprimiamo alla rappresentanza sindacale solidarietà e sostegno. Il Cdr rappresenta i redattori della testata, criticare l’operato del direttore rientra nei suoi compiti, denunciare il Cdr significa limitare il diritto di critica di ciascuno di noi».
Il Comitato di redazione «ha ricevuto inoltre in queste ore attestati di solidarietà da colleghe e colleghi di altre testate Rai e dal mondo sindacale e della politica. Ciò dimostra che l’operato portato avanti si inserisce pienamente nel diritto di critica, nelle prerogative contrattuali e nella difesa della libertà di espressione della rappresentanza sindacale. ‘Non abdicheremo al nostro compito e porteremo avanti il mandato redazionale’, è il commento della rappresentanza sindacale interna».

Rainews24, Cdr della Tgr Rai Sardegna: «Grave limitare l’attività sindacale»
Il Cdr della Testata giornalistica regionale della Sardegna esprime «la massima solidarietà alle colleghe e ai colleghi del Cdr di Rainews24, oggetto di un esposto all’Ordine dei giornalisti del Lazio da parte del direttore di testata Paolo Petrecca, a seguito di un condivisibile comunicato sindacale nel quale si evidenziava l’insufficiente copertura sul canale all news della Rai dell’evento più rilevante non solo della giornata, ma degli ultimi mesi, ritenuto tale da tutte le maggiori testate giornalistiche nazionali e internazionali». Lo si legge in una nota del comitato di redazione della Tgr Rai dell’Isola sul caso del voto in Francia.
«È diritto/dovere dei Cdr, come ribadito anche dallo stesso Ordine dei giornalisti del Lazio, criticare, quando necessario, l’operato della direzione, a tutela della redazione di cui sono la rappresentanza, ma anche dei cittadini e del servizio pubblico Rai – si legge ancora nel comunicato – Riteniamo che tentare di limitare l’attività sindacale, anche e soprattutto con azioni di questo tipo, che trascendono la normale dialettica, sia un fatto di inaudita gravità».

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