“L’Atalanta è una corazzata, gioca che è una meraviglia: uno-due, sovrapposizioni, fisica, tecnica, alcune volte sa essere perfetta.
Sappiamo quello che dobbiamo fare, con rispetto ma non paura, giocando la nostra gara”.
Così l’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida di domani alle 18 all’Unipol Domus.
Una partita, sulla carta, quasi impossibile per i rossoblù.
“I punti vanno cercati contro chiunque. Sicuramente – ha detto Ranieri in conferenza stampa – ci aspettano tre partite difficili, ma pensiamo una alla volta. Sono otto partite difficilissime, per noi ma anche per le altre squadre che lottano per non retrocedere”.
Probabile il ritorno in campo di Gaetano: primo perché sta bene. E secondo perché la squadra con il Verona è andata meglio con il trequartista, Viola. “Col Verona abbiamo fatto meglio quando abbiamo rimesso un elemento di raccordo. Abbiamo bisogno di quella pedina, però è vero che il Verona era una squadra molto difficile da affrontare, la mia paura erano le loro ripartenze e la loro aggressività. L’Atalanta è ancora più forte nelle ripartenze. Dovremo avere tutte le antenne ritte per captare ogni segnale nel corso dell’intera partita”.
Lapadula? “Bisogna ringraziarlo ogni volta perché gioca sempre con un problema al tendine rotuleo, garantisce grande sacrificio e dedizione alla causa. Pavoletti e Petagna? Leonardo lo aspettiamo e monitoriamo passo dopo passo, Andrea dovrebbe tornare con noi nei prossimi giorni e capiremo come sta, idem Mancosu va tenuto d’occhio quotidianamente per capire quando potrà tornare disponibile”.
Luvumbo? “Ha già fatto passi da gigante da quando è arrivato in Sardegna, dovrebbe essere più riflessivo durante il gioco, ma così si rischierebbe di perdere un po’ della sua verve e imprevedibilità, un equilibrio tra le varie doti che acquisirà col tempo. Già oggi è una pedina importante per noi, magari a corrente alternata ma molto preziosa”.