Per la rassegna ‘Caring for Art. Restauri in mostra’, il museo dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze allestisce fino al 29 marzo una mostra dedicata a un lungo e paziente intervento che ha interessato un dipinto su carta da spolvero raffigurante un vaso con fiori eseguito a tempera a uovo negli anni Settanta dell’800 da Edoardo Marchionni, allora direttore dell’Opificio.
Il dipinto, mai esposto in precedenza, era il modello 1:1 per un pannello in pietre dure che fu allora realizzato con la tecnica del commesso dagli abilissimi artefici dell’Opificio per l’Esposizione universale di Parigi del 1878, ma rimase invenduto a causa del prezzo elevatissimo, dovuto alla preziosità dei materiali e alla qualità dell’opera. Per questo è rimasto nel patrimonio dell’Istituto fiorentino ed è ora stabilmente esposto nel Museo che ne racconta la storia.
La mostra si intitola “Dalla carta alla pietra. Il modello per il Vaso di fiori di Edoardo Marchionni”, modello ritrovato e identificato negli archivi dell’Opificio in condizioni critiche, ripiegato in una cartella insieme ad altri progetti, degradato tanto nella carta che nella fragile pellicola pittorica. C’è voluto un complesso intervento di restauro, iniziato nel 2023 nell’ambito di una tesi di laurea della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Opd, e da poco concluso.
L’intervento, spiega l’Opificio, “ha recuperato l’integrità dell’immagine potendone ricostruire le perdite e, soprattutto, ha consolidato le parti originali grazie alla sperimentazione di un consolidante di nuova generazione sviluppato con le nanotecnologie dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, risolvendo così la problematica più sfidante di questo restauro che consisteva nel pericoloso e progressivo distacco della pellicola pittorica dal supporto cartaceo”.