Si chiama “Vivo il presente e affronto il futuro” ed è il progetto che la Uildm di Sassari vara in collaborazione con la Uildm nazionale e la Uildm di Monza, che ha sperimentato sul proprio territorio un’esperienza analoga, al fine di testare le potenzialità della realtà virtuale applicata alla gestione emotiva del mondo delle malattie neuromuscolari.
L’avvio del progetto coincide con la Giornata delle Malattie Rare, in agenda il 29 febbraio, considerato un appuntamento prezioso per le persone con queste patologie, i loro familiari e gli operatori socio-sanitari.
Negli ultimi anni la realtà virtuale ha guadagnato sempre più terreno nella quotidianità: da semplice strumento di intrattenimento è diventata una tecnologia utilizzata per molti altri scopi, anche in ambito psicologico e nel mondo delle neuroscienze.
E proprio in questo ambito nasce il progetto, finanziato da Fondazione Roche, che coinvolgerà 20 giovani con la distrofia muscolare di Duchenne e l’atrofia muscolare spinale.
Attraverso una serie di esperienze immersive e l’utilizzo di visori per la realtà virtuale saranno promossi percorsi di benessere psicologico e cambiamento positivo nelle persone coinvolte.
“In un percorso legato al benessere psicologico, la realtà virtuale può rappresentare un valido strumento di supporto perché consente alle persone con disabilità di partecipare attivamente alla presa di consapevolezza di pensieri, emozioni e comportamenti legati alla propria condizione”, sostengono i promotori dell’iniziativa.