Aumenta del 4,4% in Sardegna il valore del reddito medio imponibile: si passa dai 18.597,61 euro relativi al dato del 2021 ai 19.411,35 euro del 2022.
Ma in termini di crescita percentuale la Sardegna è al 19/o posto, seguita solo da Umbria e Liguria: molto distante sia dalla media nazionale sia dal dato della Lombardia che ha registrato un valore pari al 10,8%.
Sono i numeri pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Mef sui dati relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2023 sui redditi maturati nel 2022.
Se si guarda invece il valore assoluto la Sardegna è stabile al 15/o posto, seguita da Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Molise e Calabria. La Sardegna è ancora al 15/o posto in Italia per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente col 52,8% delle dichiarazioni che riguardano questa tipologia: si tratta di un dato in leggera crescita (+0.9%) rispetto al 2021.
Sardegna al nono posto per redditi da pensione, col 36% delle dichiarazioni relative al 2022 che includono tale tipologia, un dato in leggero calo rispetto all’annualità precedente.
Nella graduatoria dei comuni italiani in base al reddito imponibile medio a livello comunale il primo comune isolano al 324/o posto è Cagliari con un reddito imponibile medio pari a 26.839,78 euro, seguito da Selargius con 22.642,62 euro al 2088esimo posto e Sassari con 22.478,41 euro al 2195/o posto. “Questi dati ci dicono che il reddito imponibile medio sardo è il 72% del reddito imponibile medio lombardo. Un dato che non stupisce affatto- commenta Mauro Carta, presidente delle Acli regionali della Sardegna- Già a dicembre, le analisi sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, vedevano la Sardegna con i suoi 17.921,72 euro di reddito disponibile pro-capite stabile al 14/o posto su 20 regioni con un dato standardizzato che diceva che laddove un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo medio ne ha appena 84,9 euro”.