Referendum contro la guerra: anche in Sardegna parte la mobilitazione

Mentre in tutti i sondaggi la maggioranza degli Italiani si dichiara contraria all’invio di armi in Ucraina, la politica ufficiale, di destra e di sinistra, continua a schierare l’Italia in prima linea nel conflitto

Mentre in tutti i sondaggi la maggioranza degli Italiani si dichiara contraria all’invio di armi in Ucraina, la politica ufficiale, di destra e di sinistra, continua a schierare l’Italia in prima linea nel conflitto. Per questo l’unica strada per far rispettare la volontà degli Italiani e i principi fondamentali della Costituzione (Art.11 “l’Italia ripudia la guerra”) è usare l’arma referendaria. Per questo il Comitato nazionale “Fermare la Guerra” raccoglierà le firme per due quesiti referendari per cancellare i decreti legge che permettono al Governo italiano di mandare armi in Ucraina in quantità segrete e illimitate.
ITALIA PER LA PACE è il titolo della campagna referendaria contro l’invio di armi in zone di guerra in cui sono confluiti i quesiti del Comitato GENERAZIONE FUTURA e del Comitato RIPUDIA LA GUERRA.
Dobbiamo liberarci da tutte le sudditanze atlantiche che ci impediscono di assumere quel ruolo di mediazione e di ponte in Europa e nel Mediterraneo che discende dalla nostra identità e dalla nostra storia.
“La mobilitazione vedrà la Sardegna in prima linea con decine di banchetti e iniziative come falsh mob o sit-in per chiedere subito lo stop alle armi all’Ucraina”, dichiarano Pierpaolo Cotza, Presidente regionale del Comitato e Simone Spiga, portavoce regionale.
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