Referendum per l’abrogazione dell’obbligo vaccinale pediatrico: proseguono le adesioni

Il Comitato Liberi di muoversi ha comunicato la propria adesione al  Comitato Referendario #PERMIOFIGLIOSCELGOIO con l’impegno a sostenere la campagna referendaria indetta in G.U. 15 novembre 2024 n. 268 per chiedere al popolo italiano di abrogare alcune norme del c.d. Decreto Lorenzin che impongono la vaccinazione dei bambini da 0-16 anni con 10 vaccini e comminano sanzioni per chi non adempie.

“Il Comitato Liberi di Muoversi formato per difendere i diritti naturali fondamentali, le libertà della persona e la libertà di cura in ambito sanitario. La scelta di come tutelare la salute dei figli spetta ai genitori, l’adesione all’iniziativa referendaria è indispensabile per consentire agli stessi di esprimere un consenso o un dissenso ai trattamenti vaccinali pediatrici che possa dirsi effettivamente libero, informato e consapevole, garantendo al contempo sia la disponibilità gratuita dei vaccini pediatrici per coloro che vogliano somministrarli ai figli, sia il diritto di decidere liberamente di non sottoporre i propri figli a tali pratiche senza subire conseguenza alcuna. La cura, la sicurezza, il benessere psico-fisico ed ogni scelta che riguarda i propri figli è prerogativa dei genitori e non dello Stato, che i figli perciò sono di chi li mette al mondo, li cresce e li ama e non delle ASL e del Dirigente scolastico, l’adesione al Referendum esprime la forma di democrazia diretta riconosciuta ai cittadini per esercitare la sovranità sul proprio corpo ed eliminare dall’ordinamento norme odiose che impediscono l’uguaglianza e la libertà di autodeterminazione sanitaria delle persone. Le ferite inferte al tessuto sociale dagli obblighi vaccinali imposti nel recente passato abbiano fatto comprendere l’importanza della libertà di scelta e creato le condizioni ideali per cancellare definitivamente il concetto di obbligo vaccinale permanente e generalizzato, l’adesione al Referendum è, tra l’altro, il miglior strumento istituzionale per alimentare la discussione, il dibattito (anche con la “par condicio”) e la conoscenza giuridica, scientifica e sociale. La questione va affrontata alla radice e che in uno stato di diritto sia umiliante ed immorale dover ricorrere ad espedienti legali poco efficaci per vedere riconosciuta a sprazzi la libertà di cura dei propri figli, l’adesione al Referendum costituisce il modo per riaffermare le libertà proprie e dei propri figli. Nel presente contesto storico l’immobilismo e la ritrosia al voto popolare siano il frutto della inconsapevolezza diffusa degli strumenti disponibili per la tutela autonoma delle Libertà, e che la modifica di una legge liberticida debba necessariamente passare dal popolo. L’adesione al Referendum è una soluzione concreta per riprendersi la libertà di scelta”, afferma il Comitato.

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