Dopo tanti anni di battaglie, la piattaforma digitale dedicata alla raccolta delle firme per i referendum è realtà. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dpcm che prevede l’attivazione della nuova piattaforma per agevolare la sottoscrizione digitale gratuita dei referendum abrogativi o costituzionali, e delle iniziative legislative popolari. “Un risultato storico” nonostante il provvedimento sia arrivato “con un ritardo di oltre due anni e mezzo“, lo definisce il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato. Esulta anche Riccardo Magi, segretario di +Europa, che nel 2021 con un suo emendamento è riuscito ad ottenere la possibilità di raccogliere firme digitali su referendum e iniziative popolari attraverso piattaforme private.
Non solo raccolta firme nei gazebo in giro per l’Italia: adesso i cittadini potranno sottoscrivere le iniziative direttamente da casa e gratuitamente. La piattaforma è curata dal Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica della giustizia tramite la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia. Il sistema, che ha ottenuto il parere del Garante per la protezione dei dati personali, è utilizzabile dai promotori di proposte referendarie e dagli uffici della Corte di Cassazione e delle Camere, per gestire tutte le fasi del processo di raccolta delle firme dei sostenitori in formato digitale.
Da ora sarà possibile firmare le proposte referendarie sull’autonomia differenziata e sulla legge elettorale Rosatellum e la firma sarà gratuita, attarverso l’autenticazione con Spid, Cie o CNS.