250 persone presenti al Parco di Sant’Agostino ad Abbasanta per l’assemblea pubblica del movimento che in questi mesi ha attivato un grande percorso partecipativo. La mattina sono state presentate cinque proposte sulle urgenze dell’Isola. Il pomeriggio è proseguita la discussione dei tavoli tematici.
Danilo Lampis e Nicoletta Pucci, portavoci del movimento, dichiarano: “Lanciamo una sfida a tutte le forze politiche e sociali che si sono opposte, dentro e fuori dal Consiglio Regionale, alla maggioranza attuale. Vogliamo verificare la possibilità di una convergenza di scopo radicalmente innovativa nel programma e nei metodi che dia una risposta alle urgenze dell’isola. Perciò, avvieremo un dialogo serio e trasparente a partire da 5 proposte strategiche e attuabili nei prossimi cinque anni di governo regionale, individuate dopo mesi di incontri tematici e territoriali. Non ci interessano gli appelli all’unità delle forze senza una visione realmente trasformativa, le ammucchiate elettorali al solo scopo di “battere le destre” purchessia. Non ci faremo cooptare per qualche poltrona.
La Sardegna ha bisogno di leggi, di investimenti strategici, di darsi una prospettiva che possa affrancarla finalmente dalla subalternità politica ed economica. Non si può più attendere. Servono generosità e tenacia, da parte nostra e di tutti i sardi: bisogna portare nelle istituzioni la voce di chi vuole un’Isola sempre più autodeterminata, coinvolta democraticamente, generativa di opportunità.
La sfida elettorale sarà solo uno dei terreni di azione di ScS. Nei prossimi mesi gireremo l’Isola per parlare delle nostre proposte e ascoltare ancora i territori, come già fatto. Sentiamo l’esigenza di confrontarci ancora con amministrazioni locali, associazioni, sindacati, imprenditori, attori di ogni campo della vita civile. Vogliamo costruire un rapporto sempre più profondo e radicato con gli abitanti delle molte realtà della nostra Isola”.
Questi i punti presentsti:
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Lavoro e il modello economico: Patto per il buon lavoro tra RAS e imprese; Congresso del Popolo Sardo per ammodernare il tessuto economico scommettendo sui settori strategici dell’isola; Piano di assunzioni per una PA efficiente e dalla parte di chi lavora.
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Diritto alla salute, all’abitare e nuovo welfare: riforma radicale della sanità pubblica in linea con le esigenze della cittadinanza; legge regionale per il diritto all’abitare e la limitazione delle locazioni brevi; politiche giovanili attivanti; legge quadro sull’invecchiamento attivo.
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Saperi e cultura: legge quadro sull’istruzione e la formazione professionale in Sardegna; co-ufficialità del sardo e dell’italiano; aumento del Fitto casa per gli universitari; piano per la cultura.
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Transizione ecologica e sovranità energetica: Agenzia Sarda dell’Energia e legge regionale sull’energia, per fermare la speculazione e pianificare la transizione; riduzione e bonifica delle servitù militari; progetti di custodia del territorio per valorizzare la multifunzionalità in agricoltura e pastorizia.
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Partecipazione e democrazia: nuova legge elettorale proporzionale; elezione di un’Assemblea Costituente Sarda per la revisione dello Statuto; Legge quadro sulla partecipazione che istituisca un’Autorità indipendente che la coordini.