Davanti al popolo del Partito Sardo d’Azione, arrivato da tutta la Sardegna con una decina di autobus, il governatore uscente e segretario nazionale Psd’Az, Christian Solinas, ripropone la sua candidatura a presidente della Regione Sardegna.
Una prova di forza dei Sardisti che in una convention alla Fiera di Cagliari – che anticipa il consiglio nazionale del 28 ottobre – mostra agli alleati unità e compattezza del partito attorno alla figura di Solinas che punta al bis e boccia le ipotesi alternative in vista delle regionali di febbraio-marzo 2024.
“Una grande festa e una risposta a tutti quelli che in questi mesi, strumentalmente, hanno voluto parlare di una partito in disarmo o di un allontanamento della gente dall’idea di sardismo: questo è l’unico sondaggio a cui credo – ha detto Solinas, acclamato dai presenti appena salito sul palco – Ho molto rispetto di chi propone candidature alternative ma al pari delle candidature alternative rivendichiamo il diritto a riproporre la continuità alla presidenza della Regione per portare a compimento tutte le riforma avviate in una legislatura che durerà la metà di quelle che sono quelle normali perché 2 anni e mezzo se li è portati via il Covid”.
Su un’eventuale corsa solitaria Psd’Az, nel caso Solinas non fosse il candidato del centrodestra, il governatore uscente ha rimandato tutto agli organi di partito: “noi siamo in un’alleanza di centrodestra e sardista e crediamo che la formula politica meriti di conservare un senso e una prospettiva in Sardegna”.
Alla convention gli assessori sardisti, e il presidente del consiglio nazionale del Psd’Az, Antonio Moro: “siamo qui per dire che ci siamo per batterci per la Sardegna”, ha detto.