Sono divisi in criteri di merito e di metodo: sono le regole, nella loro versione definitiva, che la coalizione composta dalle forze di centrosinistra con il M5s e il movimento indipendentista di Liberu, si è data per la scelta del candidato.
Concetti frutto di proposte emendative presentate ieri durante l’ultima riunione del campo largo.
Tra le capacità che la futura guida della coalizione dovrà avere ci sono quella “di attuare il programma di governo”, che il tavolo tecnico guidato da Cesare Moriconi del Pd sta definendo, e quella “di tenere uniti i partiti e i movimenti che sottoscriveranno il programma di coalizione”.
Spazio anche alle rivendicazioni indipendentiste, con i requisiti di “saper rappresentare e difendere il diritto all’autodeterminazione del popolo sardo” e di “rappresentarlo anche in termini di contrapposizione negoziale con governo, partiti nazionali e Unione Europea”.
Sarà valutata anche “l’esperienza politica e di governo maturata dal candidato in tutti i livelli istituzionali”.
Il candidato dovrà essere anche il “garante del perimetro politico della coalizione, non accettando apparentamenti di liste e candidature individuali espressione di aree politiche chiaramente collocate nel centrodestra di governo della regione”, oltre a dover “garantire l’equilibrio tra i partiti e i movimenti della coalizione, dove ogni forza politica dovrà essere adeguatamente rappresentata, in base al proprio peso elettorale, nell’espressione del governo della Regione”.
Sottolineata anche la necessità per la futura guida della coalizione di “sostenere e alimentare il dialogo continuo e strutturato con le forze sociali (sindacati e parti datoriali rappresentativi) e con la società civile organizzata”.
Sul metodo è stato sottoscritta la regola per cui “ogni partito e movimento potrà proporre un proprio candidato che sia tra i propri iscritti o che sia espressione della società civile”. E infine “per la scelta si terrà conto del peso elettorale rappresentato dai componenti al tavolo conseguito alle elezioni amministrative, politiche e regionali e della loro capacità di presentare proprie liste alle elezioni regionali del 2024”.